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L’appello di Legambiente a Cirio: “No al ponte pedonale fra Isola Pescatori e Bella”

Proprio su tale tema Italia Nostra sez. Novara, Legambiente “Il Brutto Anatroccolo” di Verbania e Legambiente “Gli amici del lago” Sud Verbano e Cusio hanno pubblicato una lettera aperta indirizzata al Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio

No al ponte pedonale fra Isola Pescatori e Isola Bella. E’ questo l’appello di Legambiente “Il Brutto Anatroccolo” di Verbania e Legambiente “Gli amici del lago” Sud Verbano e Cusio e Italia Nostra. Mentre le due realtà propongono le Isole del Verbano e l’Isola di San Giulio per l’iscrizione a Patrimonio dell’Umanità Unesco, prende nuovamente quota la proposta, avanzata da alcuni operatori turistici del Lago Maggiore, che prevede la realizzazione di un collegamento pedonale, a mezzo ponte, tra due delle Isole del Golfo Borromeo, Isola dei Pescatori e Isola Bella. 

Per tale iniziativa è stato chiesto il sostegno della Regione Piemonte che l’ha inserita nell’elenco delle opere per le quali è stato chiesto il finanziamento all’interno del Piano Nazionale di ripresa e resilienza. Al momento non si conoscono gli esiti di tale richiesta.

La proposta di realizzare passerelle galleggianti non è condivisa dalle associazioni scriventi, “tuttavia – si legge nella lettera - ha il merito di riproporre un tema: quello della sostenibilità della pressione turistica su territori già fortemente coinvolti. La finalità dichiarata dell’iniziativa è quella promozionale, ossia produrre l’effetto di un accresciuto afflusso turistico, e quindi una pressione con picchi insostenibili, su territori che già peraltro sono turisticamente avvantaggiati. […] come terre così limitate e fragili, quali sono quelle delle due piccole isole, possano sostenere nuove pressioni turistiche richiamate da una realizzazione finalizzata proprio a questi intenti?  A noi pare che da parte degli ideatori sia mancata qualsiasi valutazione sugli effetti negativi che l’attuazione del progetto avrebbe sotto il profilo della sostenibilità della pressione antropica.

A quanto sin qui argomentato, si aggiunge il rilievo, estremamente critico, che riguarda gli effetti sul paesaggio che l’iniziativa determinerebbe. Uno dei quadri paesaggistici tra i più consolidati e conosciuti, anche e soprattutto a livello internazionale, fortemente identitario ed esso stesso diventato fattore di promozione turistica […], verrebbe, si dice temporaneamente, ma comunque per anni, modificato se non stravolto”.

Una operazione di tal genere incentiverebbe il turismo giornaliero, “mordi e fuggi. I nostri laghi non hanno bisogno di turismo di massa, ma di viaggiatori attenti e scrupolosi che rispettino il territorio. Il valore aggiunto dei nostri laghi sono l’ambiente, la cultura, le ville, i giardini e lo stesso paesaggio lacustre, non certo passerelle da luna park.

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