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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Novara, Città della Salute: arrivato il finanziamento del Ministero

L'assessore regionale alla Sanità Icardi: "Grande risultato, ora partiamo con la gara"

Novità importanti per la futura Città della Salute di Novara. E’ stato firmato oggi, martedì 12 maggio, dalla direzione della programmazione sanitaria del Ministero della Salute e trasmesso all’assessore regionale alla sanità Luigi Genesio Icardi il decreto di finanziamento per la realizzazione del nuovo ospedale, con un importo a carico della Stato di  95 milioni e 375350 euro, al netto della quota a carico della Regione Piemonte.

Lo ha annunciato in una nota stampa la Regione Piemonte, che assicura che "l'aggiudicazione dei lavori inerenti il progetto avverrà entro i termini previsti dall'art.1, comma 310, della Legge n. 266 del 2005".

"Esprimo grande soddisfazione - ha commentato l’assessore Icardi - per il risultato ottenuto, dopo un intenso e travagliato lavoro, irto di ostacoli, che ora finalmente ci consente di completare la progettazione e dare avvio alle procedure previste per realizzare l’opera. Un risultato di notevole importanza per il territorio novarese e la sanità piemontese, che attendeva da anni questa svolta decisiva. Anche la revisione del piano economico finanziario operata dall’assessorato, a parità d’intervento, ha permesso di risparmiare circa 90 milioni. Daremo immediata disposizione all’azienda ospedaliera universitaria di Novara di avviare subito la predisposizione dei documenti per le procedure di gara".

"Come festeggiare meglio il mio compleanno? Penso però che sia un meritato regalo per i novaresi e tutto il Piemonte orientale - ha commentato il direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria novarese - perché si potrà avviare il percorso che porterà finalmente a Novara una struttura ospedaliera adeguata al ruolo dell’Aou, la cui mission è l’integrazione tra assistenza, didattica e ricerca. Se ce ne fosse bisogno, un’altra dimostrazione della necessità di avere un nuovo ospedale è stata l’attuale crisi determinata dall’emergenza Covid-19. Novara deve poter superare l’attuale situazione di disagio strutturale dal punto di vista sanitario: edifici sorti nel 1643 (dopo una famosa pestilenza), ampliati nell’Ottocento e modificati nel XX secolo non sono più in grado di fornire risposte adeguate a quelle che sono le esigenze della popolazione nel XXI secolo. Bisogna però fare in fretta: la lezione l’abbiamo imparata sulla nostra pelle in queste ultime settimane, operatori sanitari e pazienti. La Città della salute e della scienza di Novara è stata progettata proprio come un ospedale modulare per intensità di cure e con la peculiarità della prevalenza di camere singole, dotato di grande flessibilità spaziale proprio per poter adeguare continuamente e tempestivamente la struttura alle esigenze che possono presentarsi anche secondo modelli sconosciuti e di grande impatto sulla salute della popolazione. Devo ringraziare tutti quanti si sono adoperati per il raggiungimento di questo risultato, frutto di un grande lavoro di squadra: gli operatori dell’Aou con l’Università del Piemonte Orientale, la Regione, il Comune di Novara e tutti quanti che con il loro impegno in questi anni hanno sostenuto il progetto della Città della salute e della scienza di Novara".

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