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Coronavirus, l'appello dei commercianti novaresi: "Basta Green pass, esonerateci dai controlli"

Secondo Fipe Confcommercio, "non ha più senso obbligare le imprese a effettuare controlli a fronte di un’esigua minoranza di italiani che non sono vaccinati e che probabilmente mai si vaccineranno"

Eliminare il Green pass per il consumo negli esercizi di somministrazione, sia all'esterno che all'interno. E' questo l'appello lanciato dai commercianti novaresi e del Vco.

"La curva dei contagi, così come la pressione sugli ospedali, sono in netto calo ormai da molti giorni e l’imminente primavera non potrà che migliorare ancora la situazione. Allo stato attuale è assolutamente necessario un ulteriore alleggerimento delle restrizioni per favorire il ritorno alla normalità per tutti i cittadini e per le imprese - ha dichiarato Massimo Sartoretti, presidente di Fipe Confcommercio Alto Piemonte, che si fa portavoce per Novara e il Vco di un appello che la Federazione italiana pubblici esercizi sostiene a livello nazionale -. In termini pratici crediamo sia opportuno eliminare il Green pass per il consumo negli esercizi di somministrazione non solo all’esterno, ma anche all’interno, perché non è più funzionale all’obiettivo per cui era stato introdotto nell’agosto del 2021. Il tema è molto attuale anche per quanto sta avvenendo nel resto d’Europa dove ci si avvia al superamento del certificato verde. Crediamo che anche da noi i tempi siano maturi per togliere del tutto il Green pass o quantomeno per introdurre il principio dell’autoresponsabilità, cioè in caso di controllo delle forze dell’ordine solo l’avventore deve rispondere del possesso, senza obbligo di verifica all’ingresso e di sanzioni per l’esercente. In uno Stato democratico è fondamentale salvaguardare l’utilità sociale con le complicazioni create a cittadini e imprenditori".

"In questi due anni il nostro settore ha sempre rispettato le regole e non ha mai anteposto i propri interessi a quelli della salute pubblica - ha aggiunto Sartoretti - anche a fronte di perdite economiche drammatiche che si misurano in Italia in 56 miliardi di euro in due anni e in decine di migliaia di posti di lavoro persi. Una situazione che ha pesato e che sta pesando anche sui nostri imprenditori locali, oggi alle prese con aumenti spropositati dei costi delle materie prime e dell’energia e con una situazione economica complessiva che si prospetta molto difficile. Solleviamo allora le imprese almeno da incombenze ulteriori e oggi del tutto inutili come il Green pass".

A livello nazionale l’appello è stato presentato da Fipe al Governo, mentre a livello locale è stato indirizzato al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, quale componente della Conferenza Stato Regioni.

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