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Bimba nata con maternità surrogata in Ucraina, la coppia novarese: "Volevamo riportarla in Italia"

I legali della coppia hanno detto che i genitori non hanno mai voluto abbandonare la bambina

Stanno vivendo "una situazione delicata", ma i genitori biologici della bimba nata in Ucraina "non hanno mai voluto abbandonarla".

Lo hanno spiegato gli avvocati della coppia novarese che è finita al centro di molte polemiche dopo quella che i legali definiscono "una fuga di notizie". La coppia novarese infatti era andata in Ucraina nell’agosto del 2019 per coronare il desiderio di avere un figlio attraverso una madre surrogata. Dopo il riconoscimento della bambina, però, la coppia è rientrata in Italia, affidando la piccola ad una baby sitter reperita sul posto. Secondo gli avvocati Riccardo Salomone ed Enzo Carofano la coppia non ha mai pensato di abbandonare la bambina. "Ci sono documenti che confermano" spiegano.

Intanto la La Procura della Repubblica di Novara ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato nè indagati, per fare luce sul caso. Oltre alla Procura di Novara, del caso si sta occupando anche il Tribunale per i minorenni di Torino. La bimba, di 15 mesi, è stata rimpatriata nei giorni scorsi con un'operazione condotta dal Servizio per la cooperazione internazionale di polizia (Scip) della direzione centrale della polizia criminale in collaborazione con la Croce Rossa italiana. Per ora la bambina è stata affidata ad una famiglia piemontese, in attesa di chiarire la delicata vicenda. 

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