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Novara, via all'iter per riqualificare e valorizzare Casa Bossi: il progetto è di 33 milioni di euro

Delibera di giunta del Comune di Novara

Delibera di giunta comunale a Novara: c'è l'ok per pensare concretamente alla riqualificazione di casa Bossi.

“Acquisiti tutti i pareri, ultimo in ordine di tempo quello autorizzativo del Segretariato regionale della Soprintendenza – ha detto il sindaco Alessandro Canelli– diamo il via, finalmente, dopo tantissimi anni, all’iter di riqualificazione e valorizzazione di Casa Bossi, la dimora antonelliana conferita al Comune a fine anni ‘80 e da quel momento lasciata in uno stato di abbandono e di degrado, se non fosse per la preziosa attività del Comitato d’Amore che in questi anni ha dato un fortissimo contributo che continuerà nel tempo”.

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Il piano finanziario prevede la costituzione di un fondo immobiliare, tra il Comune e il soggetto che si aggiudicherà il bando di evidenza pubblica, in cui verranno conferiti Casa Bossi e l’ex Macello per un intervento di riqualificazione complessiva finanziata con risorse provenienti da fondi istituzionali. Valore indicativo dell’operazione circa 33 milioni di euro, durata del fondo 17 anni prorogabili.

Il Comune di Novara entrerà nel fondo con una quota superiore al 20% con la possibilità, a scadenza, di riacquistare l’edificio.

Il progetto (che sarà messo a bando dopo il passaggio della presente delibera in commissione e dopo l’approvazione in consiglio comunale) prevede il recupero di Casa Bossi, secondo criteri e progettualità autorizzati sia sotto il profilo economico finanziario (e quindi sul piano della redditività) sia dal punto di vista delle funzioni che diventeranno parte integrante dell’edificio antonelliano: gli ultimi due piani saranno adibiti a foresteria attraverso una ricettività temporanea e innovativa. Al primo piano verranno allocati principalmente uffici e spazi di rappresentanza; al pianoterra dovranno essere mantenuti spazi espositivi permanenti e iniziative di carattere culturale compreso l’utilizzo del cortile; al piano interrato sarà realizzata una sala convegni

“Dovere della pubblica amministrazione – ha concluso il sindaco – è quello di conservare, tutelare e valorizzare i beni della città. Dopo quasi 40 anni di abbandono, finalmente Casa Bossi, uno dei più importanti palazzi neoclassici italiani, tornerà a svolgere le funzioni che anche il progettista l’architetto Antonelli aveva pensato per questo edificio, ossia quello di creare relazioni culturali e sociali con la città e con le realtà che stavano e stanno all’esterno della dimora. Obiettivo che continuerà ad essere rispettato e perseguito anche con questo progetto”.

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