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Il Centro Anti Violenza compie tre anni: 265 le donne aiutate

Il Cav di Borgomanero festeggia il suo terzo compleanno

Il Centro Anti Violenza dell'area nord novarese ha compiuto tre anni.

Inaugurato il 26 settembre 2019 nei saloni della villa Marazza, il Cav serve 52 comuni del territorio con le sue attività di contrasto alla violenza di genere. "In questi tre anni, il nostro team di lavoro è cresciuto, perché il lavoro da fare è molto", spiega Chiara Zanetta, coordinatrice del progetto “I dati parlano chiaro. Nel 2019 non ci immaginavamo di poter sostenere a diverso titolo così tante donne”.

I numeri sono davvero impressionanti: il centro ha risposto a 265 chiamate dal giorno della sua apertura ad oggi. Le donne chiamano il Cav in cerca di consulenze legali e psicologiche, per orientarsi alla denuncia e per condividere la creazione di un percorso di fuoriuscita da una situazione di violenza. Il centro ha provveduto anche al collocamento di 13 donne e 9 minori nel 2020, 11 donne e 8 minori nel 2021, 11 donne e 7 minori nell’anno in corso. La sinergia con il pronto soccorso di Borgomanero e i carabinieri ha permesso di svolgere al meglio uno degli aspetti più delicati del lavoro in tutela delle vittime: gli interventi in emergenza. "A questo proposito ringraziamo il tenente Bianchi Fossati, in fase di trasferimento, per il suo supporto, ricordando l’ottimo lavoro svolto insieme in questi anni e ci auguriamo di incontrare presto il suo sostituto per proseguire nell’ottima collaborazione", aggiunge Zanetta.

Il lavoro del Cav è intenso, i progetti per il futuro sono molti e necessitano di nuovi spazi. Con l’assegnazione della Torretta di via Arona, bene confiscato alla mafia, da parte del Comune di Borgomanero al centro, si aprono nuove possibilità. “Speriamo di trasferirci al più presto nella nuova sede, così significativa per il nostro territorio” dice Zanetta.

La sensibilizzazione al contrasto alla violenza e alla parità di genere è un’azione importante svolta dal centro. La prima settimana di ottobre il centro sarà presente nelle scuole cittadine per farsi conoscere e confrontarsi con i ragazzi sulle dinamiche che portano ai maltrattamenti, anche grazie ad una installazione di sagome di donna promossa dalla Regione Piemonte.

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