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Coronavirus, al via il 21 febbraio la vaccinazione per gli ultra 80enni in Piemonte: come funziona

Le modalità definite dalla Regione, con il nuovo cronoprogramma della campagna vaccinale, e dalle Asl locali

Prenderà il via il 21 febbraio in Piemonte la campagna vaccinale dedicata ai piemontesi ultra 80enni. Secondo quanto stabilito dal nuovo cronoprogramma regionale, saranno le Asl a contattare gli anziani che vorranno aderire, comunicando loro data e luogo per effettuare la vaccinazione. Per la campagna di vaccinazione degli ultra 80enni saranno utilizzati i vaccini Pfizer e Moderna.

La modalità prevista dal piano regionale è infatti la seguente: i medici di famiglia definiscono gli elenchi degli Over 80, stabilendo le priorità in base all'età anagrafica e alle eventuali patologie presenti, e li caricano sulla piattaforma regionale. A questo punto, le Asl fissano gli appuntamenti e li comunicazioni a pazienti e medici di base (ancora da stabilire come, se tramite sms, lettera o e-mail). Infine, in occasione della prima somministrazione saranno comunicati la data e il luogo del richiamo. Per effettuare la vaccinazione agli over 80 sono stati individuati 60 centri vaccinali in tutta la regione (4 nel novarese e 2 nel Vco, che a breve diventeranno 4), dove i medici di famiglia somministreranno le dosi ai loro pazienti. Le persone che non possono spostarsi, in autonomia o attraverso servizi di accompagnamento, saranno vaccinate presso il proprio domicilio, ma anche questo aspetto è ancora in fase di definizione.

Vaccini: il piano regionale, le 4 fasi previste

Per quanto riguarda il nostro territorio, in provincia di Novara sono stati individuati quattro centri vaccinali: a Novara, presso la sede dell'Asl in viale Roma; a Trecate, presso il poliambulatorio; ad Arona presso la Casa della salute; a Borgomanero, nell'ambito dell'area ospedaliera.

"Come Asl Novara - spiega il dottor Edoardo Moia - abbiamo chiesto ai medici di base di fare una preselezione dei pazienti over 80, di cui abbiamo fornito loro un elenco, e di valutare se aderiscono alla vaccinazione, se sono trasportabili o se ci sono particolari difficoltà o controindicazioni, per poi inserirli all'interno della piattaforma regionale. Una volta che avremo l'elenco delle persone vaccinabili, definiremo il percorso da seguire, organizzando le varie sedute, con gli orari e gli intervalli previsti".

Nel territorio di competenze dell'Asl Novara sono circa 27mila gli ultra 80enni, alcuni dei quali sono già stati vaccinati perchè ospiti delle Rsa: "Il consiglio che possiamo dare - ha aggiunto il dottor Moia - è quello di rivolgersi al proprio medico di base, nel caso in cui non si sia ancora stati contattati, e comunicare la volontà di essere vaccinati".

Nel Vco, invece, al momento sono state attrezzate due sedi: una Omegna, presso il dipartimento di prevenzione, dove ha già sede il servizio di igiene pubblica, e una a Premosello-Chiovenda, presso l'ex ospedale. L'Asl Vco sta inoltre chiudendo un accordo per attrezzare una sede esterna all'ospedale di Verbania, adeguata ad accogliere un numero di persone importante, e sta verificando dove attrezzare un'altra struttura a Domodossola.

Le prime due sedi, spiegano dall'Asl Vco, sono comunque già pronte per partire il 21 febbraio. Anche in questo caso l'Asl sta definendo le modalità con cui contattare gli ultra 80enni, che nel territorio del Vco sono circa 14mila, alcuni dei quali sono ospiti delle Rsa e sono quindi già stati vaccinati. Così come previsto dal piano regionale, saranno i medici di famiglia a fornire all'Asl un elenco delle persone da contattare.

Ad oggi sono 6mila le persone già vaccinate nel Vco, di cui quasi 5mila anche con la seconda dose. Dall'Asl fanno sapere che le vaccinazioni della prima fase, esclusa quella dedicata agli over 80 (la cosiddetta Fase 1C), saranno completate entro il 20 febbraio.

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