Confermato lo sciopero dei benzinai di gennaio, chiusi anche i self-service
Rifornimenti a rischio per 48 ore, dalle 19 del 24 alla stessa ora del 26 gennaio
Confermato lo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio. Lo hanno comunicato le organizzazioni dei gestori Faib Confesercenti, Fegica, Figisc-Anisa Confcommercio al termine del tavolo al Ministero delle Imprese, valutando insoddisfacenti le proposte di mofica al testo del decreto sulla trasparenza dei prezzi.
L'unica concessione è quella di una riduzione dello stop, da 60 a 48 ore. Lo sciopero sarà in vigore dalle 19 del 24 alla stessa ora del 26 gennaio.
"Ci aspettavamo ben altro per revocare lo sciopero - ha commentato il presidente di Figisc-Confcommercio Bruno Bearzi -. C'è stato uno sforzo per ridurre le sanzioni, ma rimane l'obbligo del cartello; così il messaggio che rimane è che siamo una categoria da tenere sotto controllo perchè speculiamo. Lo sciopero è confermato, ma fino all'ultimo momento siamo disponibili a trovare margini di manovra".
Secondo le organizzazioni di categoria, infatti, l'obbligo della cartellonistica previsto con l'esposizione del prezzo medio previsto dal decreto Trasparenza penalizzerebbe i benzinai e sarebbe inutile per far abbassare i prezzi.
Lo sciopero del 25 e 26 gennaio riguarderà anche anche gli impianti self-service, ma assicurerà i servizi minimi essenziali, secondo quanto comunicato dalle associazioni di categoria. Potrebbero restare aperti, però, gli impianti self gestiti direttamente dalle compagnie petrolifere.