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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, “Fase 2”: le linee guida per avviare i centri estivi

Le indicazioni arrivano dal Governo

Centri estivi, è uno dei tanti punti cari alle persone in vista della “Fase 2”, soprattutto pensando al futuro dei bambini con la ripresa del lavoro da parte dei famigliari. Dal Governo sono arrivate le linee guida, per quanto riguarda spazi, rapporti bambini/ragazzi e operatori, norme di sicurezza.

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Presentare il progetto in Comune

Chi organizzerà un centro estivo dovrà realizzare un progetto che dovrà essere sottoposto al Comune della città e dovrà contenere dodici punti: numero e età dei bambini e degli adolescenti accolti, nel rispetto di un rapporto con lo spazio disponibile tale da garantire il prescritto distanziamento fisico; ambienti e spazi utilizzati e loro organizzazione funzionale, mediante l’utilizzo di una piantina delle aree chiuse nella quale i diversi ambiti funzionali, per esempio, accessi, aree gioco, aree servizio, siano rappresentati in modo chiaro e tale da costituire base di riferimento per regolare i flussi e gli spostamenti previsti, nonché per verificarne preliminarmente la corrispondenza ai richiesti requisiti di sicurezza, igiene e sanità, distanziamento fisico.

E ancora, i tempi di svolgimento delle attività e loro programma giornaliero di massima, mediante un prospetto che espliciti con chiarezza le diverse situazioni e attività che si svolgono dall’inizio al termine della frequenza e individuando altresì i momenti in cui è previsto di realizzare routine di lavaggio delle mani e di igienizzazione degli spazi e materiali; l’elenco del personale impiegato (nel rispetto del prescritto rapporto numerico minimo con il numero di bambini ed adolescenti accolti), compresa la previsione di una figura di coordinamento educativo e organizzativo del gruppo degli operatori; le specifiche modalità previste nel caso di accoglienza di bambini ed adolescenti con disabilità o provenienti da contesti familiari caratterizzati da fragilità, identificando le modalità di consultazione dei servizi sociosanitari al fine di concordare le forme di individualizzazione del progetto di attività da proporre e realizzare; le specifiche modalità previste per l’eventuale utilizzo di mezzi per il trasporto dei bambini ed adolescenti, con particolare riguardo alle modalità con cui verrà garantita l’accompagnamento a bordo da parte di figura adulta, nonché il prescritto distanziamento fisico; le modalità previste per la verifica della condizione di salute del personale impiegato, attraverso dichiarazioni e certificazioni da identificare in accordo con le competenti autorità sanitarie locali; l’elenco dei bambini e adolescenti accolti e modalità previste per la verifica della loro condizione di salute, attraverso dichiarazioni e certificazioni da identificare in accordo con le competenti autorità sanitarie locali; il rispetto delle prescrizioni igieniche inerenti alla manutenzione ordinaria dello spazio, il controllo quotidiano dello stato dei diversi arredi e attrezzature in esso presenti e loro relativa pulizia approfondita periodica; le previste modalità di verifica quotidiana delle condizioni di salute delle persone che accedono all’area e del regolare utilizzo delle mascherine quanto eventualmente inerente alla preparazione e consumo di pasti.

Potranno essere accolti tutti i bambini con criteri di priorità, laddove non sia possibile accogliere tutti, nell’accesso ai servizi per assicurare il sostegno ai bisogni delle famiglie con maggiori difficoltà nella conciliazione fra cura e lavoro. I bambini devono essere divisi in fasce per garantire gruppi omogenei, che siano compresi dai 3 ai 5 anni, dai 6 agli 11 e dai 12 ai 17. Nel primo caso il rapporto dovrà essere di un adulto ogni 5 bambini, poi uno ogni 7 e uno ogni 10 adolescenti.

Le principali regole da adottare

Le misure di pulizia e igiene sono quelle “classiche”: lavarsi frequentemente le mani in modo non frettoloso;  non tossire o starnutire senza protezione; mantenere il distanziamento fisico di almeno un metro dalle altre persone; non toccarsi il viso con le mani; pulire frequentemente le superfici con le quali si vie a contatto; arieggiare frequentemente i locali. Le operazioni di pulizia approfondita dei materiali devono essere svolte di frequente sulle superfici più toccate, con frequenza almeno giornaliera, con un detergente neutro. 

Si consiglia inoltre: continuità di relazione fra gli operatori ed i piccoli gruppi di bambini ed adolescenti, anche ai fini di consentire l’eventuale tracciamento di potenziali casi di contagio; pulizia approfondita frequente delle attrezzature e degli oggetti utilizzati per la realizzazione delle attività (almeno giornaliera) con detergente neutro; lavaggio delle mani in concomitanza col cambio di attività, dopo l’utilizzo dei servizi igienici e prima dell’eventuale consumo di pasti; attenzione alla non condivisione dell’utilizzo di posate e bicchieri da parte di più bambini nel momento del consumo del pasto; non previsione di attività che comprendano assembramenti di più persone, come le feste periodiche con le famiglie, privilegiando forme audiovisuali di documentazione ai fini della comunicazione ai genitori dei bambini. 

I servizi igienici richiedono di essere oggetto di pulizia dopo ogni volta che sono stati utilizzati, e di “disinfezione” almeno giornaliera con soluzioni a base di ipoclorito di sodio allo 0,1% di cloro attivo o altri prodotti virucidi autorizzati seguendo le istruzioni per l’uso fornite dal produttore. 

Gli operatori, quindi animatori, educatori e tutto il personale, dovranno essere a conoscenza delle norme di sicurezza da far applicare e sarebbe meglio che conoscessero da prima gli spazi che utilizzeranno per poter meglio organizzare le attività.

Accompagnamento e ritiro 

L’indicazione è quella di scaglionare ingressi e ritiri, meglio all’aperto, meglio in più punti, e con appositi riferimenti per il distanziamento. All’ingresso è da prevedere il lavaggio delle mani, previsto anche per il ritiro, e la misura della temperatura; meglio avere una fontana o un lavandino, altrimenti un gel idroalcolico. Sarà importante la collaborazione dei famigliari per avere informazioni su febbre, tosse, difficoltà respiratoria. Lo stesso procedimento vale per gli operatori.

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