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Piemonte in zona arancione, Cirio e Icardi: “Il quadro migliora, pesano in ospedale i ricoveri dei no vax”

Migliora la classificazione di rischio del Piemonte nel Report nazionale di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità

Come confermato dall’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza nel pomeriggio di ieri, 21 gennaio, il Piemonte passerà in zona arancione da lunedì 24 gennaio

Il Piemonte ha superato in piccolissima percentuale (0,3% ieri e 0,2% oggi) l’occupazione dei posti letto ordinari che seppur di pochissimo superano la soglia del 30% prevista per la zona arancione, accanto alle terapie intensive dove più dei 2/3 dei pazienti ricoverati non è vaccinato e l’occupazione è superiore al 22%.

Zona arancione: tutte le regole in vigore

“Andiamo in arancione con una situazione ospedaliera su cui pesano i ricoveri dei no vax, ma con un quadro epidemiologico che in realtà migliora – hanno sottolineato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – è il segno che la strada è quella giusta e proprio per questo è importante continuare a correre con i vaccini e mantenere sempre alto il livello di attenzione”.

Migliora, invece, la classificazione di rischio del Piemonte nel Report nazionale di Ministero della Salute e Istituto superiore di sanità comunicata oggi, che scende da alta a moderata, confermando il quadro in miglioramento che si sta registrando negli ultimi giorni rispetto all'andamento dell'incidenza e alla percentuale di positività dei tamponi.
Oggi è anche il primo giorno in cui in Piemonte si registra una riduzione delle nuove diagnosi rispetto ai sette giorni precedenti da fine novembre, quando è iniziata la quarta ondata.

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