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Coronavirus: Arona "blinda" il lungolago, a Domodossola coprifuoco nella zona della movida

I sindaci delle due città intervengono per evitare gli assembramenti fuori dai locali nel fine settimana

Mentre il numero di nuovi casi di Covid-19 continua a salire in Piemonte, i sindaci di Arona e Domodossola hanno deciso di intervenire per evitare gli assembramenti fuori dai locali nelle zone della movida.

Ad Arona, a partire da questo fine settimana, gli accessi al lungolago saranno limitati: il sindaco Federico Monti ha infatti ordinato la "chiusura", dalle 21 di venerdì e sabato, del lungolago nel tratto tra il bar Angolino e la torre dell'orologio, dove più spesso si formavano assembramenti, soprattutto di giovani. In questo tratto, potranno entrare soltanto i clienti dei locali, se in possesso di prenotazione e, nel caso non abbiano prenotato, in base ai posti a sedere ancora disponibili all'interno dei bar. In questa zona, per garantire il rispetto del provvedimento, saranno effettuati maggiori controlli da parte delle forze dell'ordine.

A Domodossola, invece, il sindaco Lucio Pizzi ha deciso per il coprifuoco notturno nel week end, dalle 21 alle 5, in via Marconi e nelle vie del Borgo della Cultura. Il primo cittadino ha infatti scritto una lettera al Prefetto per segnalare "la necessità di disporre la chiusura al pubblico nel fine settimana, il venerdì e il sabato dalle 21 alle 5 del mattino, dell’intero Borgo della Cultura e di via Marconi, zona che rappresenta il fulcro della movida domese e teatro di numerosi assembramenti. Il corpo di polizia locale di Domodossola, nonostante le esigue forze a disposizione, si è già organizzato per garantire la disponibilità del servizio serale ma risulta chiaramente indispensabile un intervento corale delle forze dell’ordine, senza le quali ogni sforzo sarà vano".

"Ricordo che in base all’art 8 del Dpcm del 18/10/2020 - ha precisato il primo cittadino sulla sua pagina Facebook - le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub,  ristoranti, gelaterie, pasticcerie) restano comunque consentite fino alle 24 con consumo al tavolo, con un massimo di sei persone per tavolo, come resta sempre consentita  la  ristorazione con consegna a domicilio nonchè la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul  posto".

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