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Coronavirus, da lunedì anche in Piemonte coprifuoco dalle 23 alle 5

Ordinanza del ministro della Salute Speranza d'intesa con il presidente della Regione Cirio. Il provvedimento sarà valido fino al 13 novembre

Il Piemonte segue la Lombardia anche per quanto riguarda il coprifuoco notturno: da lunedì 26 ottobre, infatti, anche nella nostra regione si andrà nella direzione del divieto di spostamento per i cittadini, salvo che per comprovati motivi di lavoro, necessità o urgenza, dalle 23 alle 5 del mattino.

Rossi: "Il coprifuoco generalizzato non ha efficacia sanitaria e limita la libertà individuale"

A darne notizia è stata la Provincia di Novara con un post su Facebook: "Si è appena conclusa la riunione convocata dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio con i presidenti delle Province, i sindaci dei Comuni capoluogo e i Prefetti piemontesi. In serata sarà emanata una nuova ordinanza ministeriale, d’intesa con gli Enti locali piemontesi, a seguito della quale anche la nostra regione sarà oggetto di coprifuoco. Da lunedì, dalle 23 alle 5, sarà infatti possibile uscire di casa (con autocertificazione) solo per motivi di salute, somma urgenza, lavoro, rientro al proprio domicilio, dimora o residenza. La misura resterà in vigore fino al 13 novembre".

In serata è poi arrivata l'ufficialità da parte della Regione, che in una nota stampa ha comunicato l'avvenuta firma dell'ordinanza, che sarà valida fino al 13 novembre, da parte del ministro della Salute Roberto Speranza d’intesa con il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

Fin da stamattina il presidente e la giunta sono stati impegnati nel dialogo con i sindaci dei Comuni capoluogo, i presidenti delle Province, le Prefetture, i rappresentanti degli enti locali e delle forze economiche e produttive, per valutare la situazione e decidere le misure da adottare e tutti hanno condiviso questa decisione: "D’accordo con i sindaci del territorio - ha spiegato Cirio - abbiamo cercato di evitarlo intervenendo con misure chirurgiche, ma gli ultimi dati ci costringono a questa decisione. Sono misure dolorose, ma condivise, perché l’aumento del contagio degli ultimi giorni impone regole più rigide. Il sistema sanitario regionale piemontese e tutto il personale stanno facendo il massimo. ll potenziamento dei posti letto, delle terapie intensive e dei laboratori ci permette di combattere questa battaglia con maggior forza, ma servono comunque misure di contenimento modulate sull’evolversi dell’epidemia. Per questo lavoriamo ogni giorno con gli altri presidenti, il Ministero della Salute e i nostri epidemiologi, monitorando ora per ora la situazione, pronti ad assumere, con la prudenza che ci ha contraddistinto fin dall’inizio, ogni decisione si renda necessaria per tutelare la salute pubblica".

Dalla Regione fanno inoltre sapere che il modulo dell’autodichiarazione per certificare il motivo degli spostamenti indifferibili e urgenti è scaricabile sul sito del Ministero dell’Interno o della Regione Piemonte.

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