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Novara, arrivano sulle ambulanze gli innovativi ecografi palmari per le emergenze

Il personale del 118 e della Croce Rossa potrà fare un'ecografia sul posto in caso di emergenza e stabilire subito le condizioni del paziente

Un'ecografia sul posto, al momento dell'intervento dell'ambulanza, per stabilire subito le condizioni del paziente e decidere in quale ospedale trasportarlo e quali cure mettere in atto.

Quella che fino a qualche anno fa sembrava fantascienza adesso è realtà, grazie a Fondazione Comunità Novarese onlus, con le donazioni del Fondo Consorzio Mutue e del Fondo Esseco, che sono riusciti così a dotare le quattro ambulanze medicalizzate della provincia di Novara, in servizio in città, a Borgomanero, ad Arona e a Galliate, di un ecografo portatile. L'ecografia o ultrasonografia point-of-care (POCUS) è un esame ecografico che può essere eseguito dal medico di emergenza sanitaria 118 durante la valutazione del paziente, sia al domicilio sia direttamente sulla scena di un incidente, e che permette una migliore accuratezza diagnostica, evitando così errori di valutazione. Tale metodica permette sia di diagnosticare in tempi rapidissimi patologie acute, sia di trattarle precocemente anche sulla scena dell’intervento, evitando così complicanze gravi e riducendo sensibilmente la mortalità pre e intraospedaliera.

“La POCUS – spiega il direttore del 118 Roberto Gioachin – fa riferimento alla pratica di medici professionisti che usano un ecografo per fare diagnosi ovunque, sia in ospedale sia in ambulanza, senza che il paziente debba essere inviato in un reparto di radiologia. Non si tratta di una sostituzione, ma di un’integrazione per potenziare le capacita? diagnostiche del medico. L’aggiunta dell’imaging ultrasonografico al letto del paziente produce performance diagnostiche migliori anche nella corretta identificazione di patologie meno severe, consentendo la dimissione dall’ospedale in tempi più brevi e aiuta i clinici a predire la probabilità di ospedalizzazione, specialmente in pazienti con scompenso cardiaco”. “Migliorare la capacita? diagnostica dei nostri mezzi medicalizzati - continua Gioachin - permetterà di iniziare una precisa terapia prima ancora dell’arrivo in pronto soccorso, di scegliere l’ospedale più corretto, evitando lunghi e difficoltosi trasferimenti secondari, e ridurre le ospedalizzazioni non necessarie, impostando corrette ed efficaci terapie da eseguire al domicilio. Il nostro auspicio è quello di poter dotare tutti i mezzi medicalizzati del Quadrante”.

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Come funziona l'ultrasonografia point-of-care

La miniaturizzazione dell’elettronica, insieme alla sempre più elevata accuratezza e potenza di calcolo, consentono, oggi, di avere ecografi palmari di livello diagnostico ragguardevole. Le evidenze non mancano: in uno studio su 250 pazienti inviati a una valutazione ecografica approfondita, la POCUS ha permesso l’individuazione della presenza di anormalità nell’82% dei casi rispetto al 47% del solo esame obiettivo. L'ultrasonografia point-of-care ha, poi, permesso di individuare patologie non evidenti all’esame fisico e ha consentito la riclassificazione di pazienti portando a una modifica nella strategia terapeutica fino a un quinto dei casi. È stato anche documentato come i medici, a differente livello di training ed esperienza, migliorino notevolmente le loro abilità diagnostiche, dopo l’addestramento all’uso della POCUS.

La POCUS è applicabile in diversi ambiti della medicina. Si può, ad esempio, valutare la presenza di un versamento pericardico ed un eventuale quadro di tamponamento, stimare la funzionalità sistolica ventricolare sinistra, le dimensioni delle cavità cardiache, la presenza di difetti valvolari o di vegetazioni endocardiche; o ancora, a livello polmonare, verificare la presenza di uno pneumotorace, quotare il rapporto polmone asciutto/umido e vena cava inferiore o ancora la presenza di focolai del parenchima polmonare. I vantaggi, quindi, sono davvero innumerevoli e di grande valore.

“Il nostro Comitato Di Novara – commenta il presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Novara, Paolo Pellizzari - ha voluto essere al fianco del Servizio Sanitario anche in questa occasione. Nella prima ed importante fase di questo progetto; ci siamo resi subito disponibili nella gestione della scelta delle apparecchiature che andranno ad essere posizionate sui mezzi di soccorso avanzato. Le strumentazioni sono state individuate all’interno del progetto predisposto dalla Centrale Emergenza Territoriale 118 e acquistate grazie all'importante contributo di Fondazione Comunità Novarese onlus”.

“Siamo orgogliosi di aver reso possibile, grazie ai generosi donatori dei due Fondi costituiti presso FCN – spiega il presidente di Fondazione Comunità Novarese onlus, Prof. Davide Maggi – un progetto così importante per la salute e per la sicurezza dei cittadini. Contribuire alla dotazione di migliori strumentazioni da applicare sui mezzi di soccorso che possono rendere il lavoro dei medici più preciso ed evitare ai pazienti situazioni non necessarie, impostando, fin da subito le terapie più corrette ed efficaci, è per la Fondazione, una vera gioia. Collaboriamo spesso con Croce Rossa e con l’AOU “Maggiore della Carità” e ne conosciamo bene la serietà e l’impegno. Stesso discorso vale per la Struttura Complessa a Direzione Ospedaliera Emergenza Sanitaria 118 che, per l’appunto, lo scorso anno abbiamo scelto di premiare tra i nostri Benemeriti della Solidarietà proprio riconoscendone la presenza costante, continua e instancabile espressa anche durante la fase più acuta della pandemia”.

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