Una novarese alla Maratona di New York: "Un'esperienza incredibile"
Elisa Gagioli, atleta dell'Asd "Novara che corre", lo scorso 5 novembre ha partecipato insieme ad altri quattro runner novaresi alla corsa più famosa del mondo
C'era anche una novarese tra gli oltre 50mila sportivi che hanno corso l'edizione 2023 della Maratona di New York.
Domenica 5 novembre, alla corsa più famosa del mondo, ha partecipato anche Elisa Gagioli, atleta dell'Asd "Novara che corre", che ha raggiunto la Grande Mela insieme ad altri quattro runner novaresi per coronare il suo grande sogno.
Trentotto anni, impiegata informatica, Elisa è arrivata a New York dopo quattro maratone corse in Europa, oltre ad una serie di eventi podistici a cui ha preso parte negli ultimi anni, da quando un po' per scommessa ha iniziato a correre e ad appassionarsi a questo sport: "La mia passione per la corsa è abbastanza recente - ci racconta Elisa - ho cominciato a correre innanzitutto perchè volevo perdere peso, ma anche per vincere una sfida con un amico. Sono partita, non senza fatica, cinque anni fa, e non mi sono più fermata".
Prima gli eventi podistici locali, poi le mezze maratone e le maratone in giro per l'Italia e l'Europa, fino all'arrivo nella Grande Mela, per quella che è stata definita la corsa più grande (oltre che famosa) del mondo: "Partecipare alla Maratona di New York è stata un'esperienza incredibile - spiega ancora Elisa -. Quando ho iniziato a correre, cinque anni fa, ho pensato subito che sarebbe stato bello cimentarmi. Così mi sono allenata e finalmente sono riuscita a realizzare questo piccolo grande sogno. Dopo New York, il mio prossimo obiettivo è quello di riuscire a partecipare a tutte e 6 le maratone più importanti del mondo (World Marathon Majors, ndr): oltre a quella di New York, quindi, quelle di Tokyo, Boston, Londra, Berlino e Chicago".
Ma come è stato correre tra le strade neworkesi e Central Park?
"Sportivamente parlando - ci spiega ancora Elisa - è l'evento di 'ti gasa' di più in assoluto. É una grande festa, in cui sei parte di una città che è lì con te, dove sembra che siano tutti lì a tifare per te. Si parte da lontano, dal ponte di Verrazzano di Staten Island e si attraversano poi i cinque distretti della città (Staten Island, appunto, Brooklyn, Queens, Bronx e Manhattan), per poi arrivare a Central Park. E mentre corri, la città è chiusa e gli abitanti partecipano in qualche modo con te alla corsa, chi con cartelli di incoraggiamento, chi offrendo da bere e da mangiare ai podisti, oltre ai bambini che ti danno il 'cinque'. In questo modo non ti senti mai solo: io ho corso da sola, ma non sono mai stata davvero sola durante tutto l'evento".