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Emergenza siccità, in Regione una giunta speciale sulla situazione in Piemonte

Durante la giunta si è parlato della situazione di novarese e Vco e dei problemi dell'agricoltura

Una giunta speciale per parlare del problema della siccità in Piemonte. 

Si è conclusa stamattina, venerdì 21 aprile, al Grattacielo Piemonte, una giunta tematica sull'emergenza siccità alla quale hanno preso parte il presidente della Regione, Alberto Cirio, l'assessore all'ambiente Matteo Marnati e il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto che ha definito la situazione del Piemonte "particolarmente grave".

Si è parlato di invasi, di razionalizzazione ma anche di modifica di normative. Il Piemonte in sostanza chiede alle regioni confinanti di poter prelevare più acqua, dai bacini comuni, essendo il suo quadro particolarmente drammatico. Le piogge di stanotte, tanto attese, non hanno certo risolto la situazione ormai critica che ormai da mesi attanaglia il Piemonte e dove, a causa delle scarse nevicate in montagna, il deficit dei fiumi ha raggiunto il - 64% sul Po e il - 83% sul Tanaro.

"Nel 2021 abbiamo approvato il piano di tutela delle acque (PTA) che non veniva fatto dal 2007 - ha detto Cirio - :è stato aggiornato in accordo col Ministero e sono stati previsti 5 progetti da 13 milioni di euro per il ripristino dei bacini fluviali". Resta poi da arginare la dispersione degli acquedotti, che in Italia arriva fino al 40%, e anche di più, e c'è da attuare una politica di invasi: "Teniamo conto - ha commentato il ministro Pichetto - che mentre in Italia con gli invasi raccogliamo poco più del 10% di acqua, in Spagna la percentuale sale al 35".

E si sta ragionando con il Ministero sull'utilizzo dei bacini, gli unici due su cui può contare il Piemonte: quello del lago Maggiore in condivisione con la Lombardia e quello con la Valle d'Aosta. "L'obiettivo è quello - ha spiegato l'assessore Marnati - di ragionare sulla revisione delle normative per andare oltre, laddove serve, la percentuale attuale del prelevamento acque per ciò che riguarda il Piemonte".   

La situazione nel novarese e nel Vco

"Nel novarese e nel Vco c'è già una razionalizzazione dell'acqua laddove le cisterne dell'acquedotto non sono particolarmente capienti - spiega Marnati -. Si tratta chiaramente di limitazioni per ciò che riguarda l'irrigazione degli orti e non certo per l'utilizzo dell'acqua per uso abituale. Limitazioni che coinvolgono attualmente una quarantina di comuni tra alto Novarese e Vco, ma stiamo comunque cercando soluzioni alternative ".

Intanto prosegue la guerra dell'acqua fra novarese e la Lomellina. La delibera approvata dal Consorzio irriguo Est Sesia, che in sostanza destina la maggior parte della poca acqua disponibile ai territori della vicina Lomellina che fanno parte del Consorzio, ha scatenato le proteste degli agricoltori piemontesi. Cirio ha già incontrato lunedì sera a Vicolungo una folta platea di agricoltori e di amministratori locali, per ascoltare le loro ragioni. Ha scritto poi una lettera al presidente dell'Est Sesia dandogli sette giorni per ritirare la delibera e riscriverla attraverso una tavolo di concertazione che coinvolga anche le istituzioni come garanti con l'obiettivo di trovare una soluzione condivisa. "Se non lo faranno - ha commentato il governatore - io sono pronto a impugnare quella delibera e ricorrere al Tar. Perchè noi siamo sabaudi ma sappiamo anche alzare la voce".

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