Fontaneto, incontri sui bisogni dei bambini e il modello "DIRFloortime"
Incontro organizzato dall'associazione DIRimè Italia Aps Ets
Si è svolto a Fontaneto d’Agogna l’incontro pubblico gratuito dell'associazione DIRimè Italia Aps Ets che ha voluto presentarsi e far conoscere sul territorio l’associazione, il modello DIRFloortime, e le attività rivolte a famiglie, insegnanti e professionisti dell’infanzia e socio-sanitari. Dopo i saluti della dottoressa Maria Antonia Platini, Tnpee e Terapista certificata DIRFloortime, socia DIRimè e organizzatrice dell’evento per l’associazione, è intervenuto il consigliere della Regione Piemonte Domenico Rossi che ha ricordato "l'importanza della diffusione della consapevolezza sul tema dei disturbi dell'età evolutiva per mettere al primo posto la salute dei bambini e il benessere delle famiglie, che troppo spesso rimangono sole. Alla politica il compito di incentivare gli investimenti per la formazione, i servizi e il sostegno alle famiglie".
La dottoressa Barbara Cravero, psicologa, terapista certificata DIRFloortime, formatrice e presidente DIRimè, ha presentato la storia e le attività dell’associazione dalla sua nascita, nel 2014, alla sua mission di diffusione del modello DIRFloortime in Italia e di creazione di opportunità di sviluppo per tutti i bambini e le persone che pensano e percepiscono in modo diverso.
Gli elementi essenziali del modello sono racchiusi nell’acronimo DIR, che significa che è basato sullo sviluppo, che tiene in considerazione le differenze individuali su base sensori-motoria e neurobiologica, e che pone al centro le relazioni, all’interno delle quali organizza tutte le esperienze significative di sviluppo e crescita.
Il modello DIRFloortime è una prospettiva che guarda alla comprensione e al supporto dei bisogni di sviluppo di tutti bambini, ma che risulta particolarmente utile da adottare in casi di sviluppo atipico, come ad esempio bambini autistici o con altre caratteristiche di sviluppo neurodivergente. E’ un approccio di osservazione e intervento applicabile da professionisti di differenti discipline che operano in ambito educativo, così come clinico sanitario.
Poi è intervenuta la dottoressa Maria Antonia Platini che ha raccontato l’importanza del modello DIRFloortime nella sua attività professionale come Terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva: "Nella pratica psicomotoria il modello DIRFloortime mi ha offerto un differente punto di vista sulla relazione tra il terapeuta e il bambino, ma soprattutto tra il bambino e i genitori. Il modello infatti attribuisce molta importanza al coinvolgimento dei genitori nella terapia, non come spettatori di ciò che il bambino fa con il terapista, ma come protagonisti insieme al bambino. Questo è sicuramente un elemento che fa la differenza nella crescita della relazione".
Ha concluso l’incontro Romina Ruiz che ha portato la testimonianza di mamma emozionando il numeroso pubblico di genitori e professionisti con il racconto delle difficoltà a entrare in relazione con il figlio, della diagnosi e dell’incontro con il modello DIRFloortime e le terapiste DIRimè. Il team multidisciplinare ha coinvolto lei e il marito nelle sedute terapeutiche aiutandoli in questo modo a entrare in contatto con il figlio, imparando a comprendere le motivazioni dei suoi comportamenti, i suoi segnali e a identificare le strategie e i supporti per meglio rispondere ai suoi bisogni e connettersi con lui.