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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Tragedia del Mottarone, tolto il fascicolo al gip che ha scarcerato due indagati

"Non è mai capitato che durante una partita venga cambiato l'arbitro" ha commentato l'avvocato di Nerini

Il giudice per le indagini preliminari Donatella Banci Buonamici non sarà più titolare del fascicolo d'inchiesta sulla tragedia della funivia del Mottarone. 

Banci Buonamici lo scorso 29 maggio aveva respinto la richiesta di convalida del fermo per Luigi Nerini, proprietario della società che gestisce l'impianto Ferrovie Mottarone srl, e per il direttore dell'esercizio Enrico Perocchio, mentre erano stati disposti gli arresti domiciliari per Gabriele Tadini, il capo operativo servizio. La decisione aveva sollevato molte polemiche, sia tra l'opinione pubblica che da parte della Procura di Verbania: la procuratrice Olimpia Bossi si era detta "amareggiata".

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Ora il presidente del tribunale di Verbania, Luigi Montefusco, ha riassegnato il fascicolo alla gip titolare, Elena Ceriotti, che al momento dei fatti era assente, ma che è rientrata nel ruolo il 31 maggio. Questo perchè, secondo il tribunale, l'assegnazione a Banci Buonamici “non è conforme alle regole di distribuzione degli affari e ai criteri di sostituzione dei giudici impediti disposti nelle tabelle di organizzazione”: in sostanza il fascicolo sarebbe dovuto passare ad uno degli altri giudici, più titolati. Ai fini dell'inchiesta il fatto più rilevante è che la Procura probabilmente chiederà "l'annullamento dell’ordinanza di rigetto" del fermo di Nerini e di Perrocchio, che sono stati scarcerati da Banci Buonamici: la scarcerazione però potrebbe essere annullata dal nuovo gip.

"E' un provvedimento anomalo. Non è mai capitato che durante una partita venga cambiato l'arbitro nonostante tutti riconoscano abbia operato bene", commenta l'avvocato di Nerini, Pasquale Pantano, ad Ansa. "Un provvedimento del genere non si è mai visto - spiega il legale - É la prima volta che, non per un valido impedimento ma per un problema tabellare, sia sostituito un giudice di un procedimento in corso". "Mai viene riassegnato ad altro Gip un fascicolo in fase di indagini, salvo in casi di impossibilità a svolgere le funzioni - osserva Alberto De Sanctis, presidente della Camera penale del Piemonte occidentale - Ed è doppiamente singolare che accada in un piccolo Tribunale in cui il vero problema dovrebbe essere quello di evitare l'incompatibilità tra gip e gup. Non 'bruci' due gip perché avresti problemi a trovarne il terzo per celebrare l'udienza preliminare. È ancora più incredibile che questo avvenga d'urgenza così di fatto da impedire al gip originario di decidere su una richiesta di incidente probatorio formulata dalla difesa". "Spero - conclude De Sanctis - che qualcuno all'interno della magistratura e dell'Anm se ne accorga così da tutelare l'indipendenza e la terzietà del Giudice. Queste inspiegabili decisioni rischiano di minare la credibilità della magistratura così come percepita dai cittadini e proprio non ne avevamo bisogno in questo momento storico".

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