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Guerra in Ucraina, in arrivo al Regina Margherita di Torino 13 bambini malati di tumore

Il tutto è stato organizzato dal Piemonte e dall'ospedale

Sono 13 e sono insieme alle loro famiglie. Sono i bambini malati di tumore che sono in arrivo dall'Ucraina e che saranno accolti al Regina Margherita di Torino per poter proseguire le loro cure. 

La missione “Il Piemonte per l’Ucraina” organizzata dalla Regione Piemonte e dall’ospedale infantile Regina Margherita di Torino per andare a prendere in Romania al confine con l’Ucraina i bambini malati che scappano dalla guerra, è iniziata questa mattina, sabato 5 marzo, missione cui ha partecipato anche il presidente Alberto Cirio purtroppo senza l'assessore Icardi fermato a casa dal Covid. 

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L'aereo è stato messo a disposizione gratuitamente dalla Fondazione Lavazza, mentre i medici erano già presenti da ieri, venerdì 4, con un volo privato messo a disposizione alla Basic Air. 

"Questi ragazzini sono in condizioni cliniche gravi, stiamo cercando di rientrare in ospedale per proseguire la stabilizzazione. Anche i genitori sono molto provati. Il terrore di perdere il proprio figlio, in parte per la malattia tumorale in parte per le cure interrotte dalla guerra, non ha giovato a queste persone", così Franca Fagioli, primario di Pediatria al Regina Margherita di Torino, come riportato dai colleghi di TorinoToday. "Ci sono madri che piangono, anche se hanno battuto le mani quando l’aereo è decollato la paura è tanta. Sono 13 bambini con patologie oncologiche diverse. Ci saranno migliaia di bambini nella loro stessa situazione".

"Questi bambini sono su un pullman dalle 5 di ieri perché per paura di mancare l’appuntamento alla frontiera sono partiti un giorno prima, tanta era la loro voglia di scappare", ha detto Alberto Cirio, governatore del Piemonte, "Sono bambini che hanno bisogno di essere curati, abbiamo fatto tutte le verifiche, i medici li seguono da ieri e finalmente stanotte stanotte non dormiranno in un bunker sentendo le bombe ma in un letto di ospedale dove potranno essere curati. Sono bambini che scappano dalla guerra, hanno la loro vita in una borsa e questo non deve più accadere, non è possibile nel 2022 assistere a scene come queste, non possiamo più permetterlo, non devono pagare loro le colpe di qualcuno che si sente potente".

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