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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Coronavirus, il Piemonte chiede cure a domicilio con idrossiclorochina a carico del servizio sanitario

Nell'incontro Icardi ha chiesto di consentire l’erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale

Idrossiclorochina a carico del servizio sanitario, per curare i malati di covid a casa.

Se ne è parlato durante l'incontro di mercoledì 17 giugno nell'ambito della Commissione Salute della Conferenza delle Regioni con il direttore dell’Aifa Nicola Magrini e la presidente della Commissione tecnico scientifica dell’Aifa, Patrizia Popoli. "L’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) si è resa disponibile al confronto con le rappresentanze sanitarie per ragionare sui dati delle singole sperimentazioni regionali e valutare l’eventualità di protocolli alternativi - ha detto l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Genesio Icardi - Se l’idrossiclorochina non va bene, occorre concordare altre soluzioni, altrimenti viene meno il perno su cui ruota gran parte della strategia di cura domiciliare dei pazienti covid e si rischia di tornare ad affollare gli ospedali mettendone in crisi l’operatività. In Piemonte, i protocolli farmacologici di cura domiciliare del covid con idrossiclorochina, in fase precoce, hanno dato risultati molto incoraggianti, che siamo in grado di documentare. Chiediamo l’attivazione di un “registro 648” per consentire l’erogazione di questo farmaco a carico del Servizio sanitario nazionale per la somministrazione domiciliare. L’Aifa ci fornirà, per contro, gli studi sui quali ha deciso di bloccarne l’utilizzo".

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