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Sabato, 20 Aprile 2024
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Insulti su Facebook al carabiniere ucciso: professoressa novarese condannata a 8 mesi

Eliana Frontini aveva scritto un post offensivo su Mario Cerciello Rega, ucciso in servizio

Otto mesi di reclusione, con la condizionale: si è concluso il processo a Eliana Frontini, l'insegnante novarese che aveva insultato su Facebook un carabiniere ucciso in servizio.

Il pm Silvia Baglivo avevo chiesto una condanna di tre mesi per la professoressa del Pascal di Romentino e per il marito, Norberto Breccia, a processo anche lui per favoreggiamento: oggi, giovedì 18 novembre, il giudice del tribunale di Novara Sveva Sicoli ha condannato a 8 mesi Frontini nel processo con rito abbreviato per vilipendio alle forze armate e diffamazione, mentre il marito è stato assolto perchè non esistono prove che abbia aiutato la moglie a sviare le indagini.

Il post di insulti al carabiniere

Tutto è iniziato nel luglio 2019, quando sulla pagina Facebook "Sei di Novara senza se e senza ma" era stata pubblicata una foto del carbiniere ucciso a Roma in servizio il 27 luglio, Mario Cerciello Rega: tra i molti commenti alla foto ne è apparso uno che ha suscitato l'indignazione degli utenti web e non solo. "Uno in meno  e chiaramente con uno sguardo poco intelligente. Non ne sentiremo la mancanza" era il testo del post. Nel giro di pochi minuti il commento ha scatenato l'ira degli altri utenti ed è poi stato rimosso, ma le polemiche non si sono fermate.

carabiniere facebook ucciso-2

"Non ho scritto io il post"

Poche ore dopo la pubblicazione Frontini aveva dichiarato che "Ho commesso un errore gravissimo, me ne sono resa conto appena ho cliccato su invia, ma ormai il danno era fatto. Ho scritto una cavolata, non c'è nulla dire", salvo poi ritrattare nei giorni successivi. "Non ho scritto io quel post" aveva detto, aggiungendo che avrebbe comunicato all'ufficio scolastico territoriale e alle autorità competenti il nome della persona che ha scritto il commento utilizzando il suo profilo Facebook. 

La sospensione e il processo

Nel settembre 2019 il marito dell'insegnante davanti alla commissione per i procedimenti disciplinari si è assunto la responsabilità della pubblicazione del post. Il consiglio di disciplina dell'Ufficio scolastico regionale aveva quindo sospeso per 10 giorni la professoressa, perchè l'insegnante non avrebbe custodito adeguatamente il proprio telefono cellulare. 

Nel marzo 2020 era stato chiesto il rinvio a giudizio per l'insegnante e per il marito: oggi l'assoluzione per lui e la condanna per lei. 

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