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Coronavirus, arriva a Novara a luglio un laboratorio mobile per test sierologici e virologici immediati

I test su personale di organizzazioni di volontariato e dipendenti di aziende che in questi mesi hanno svolto servizi pubblici essenziali

Un laboratorio mobile composto da due unità per effettuare test sierologici e virologici con esiti immediati. 

Sarà attivo dal 15 giugno a Torino e arriverà a Novara il 13 luglio un team di 12 persone arrivato dal Belgio che effettuerà fino a 20.000 esami sierologici su personale di organizzazioni di volontariato e dipendenti di aziende che in questi mesi hanno svolto servizi pubblici essenziali dalla raccolta rifiuti ai trasporti. Il laboratorio può essere montato e smontato in poco tempo e in caso di necessità può raggiungere anche luoghi impervi. Era già stato impiegato dal 2014 al 2015 a N’Zerekore, Guinea, durante l’insorgenza dell’Ebola.

Il progetto è tra i primi in Europa ad essere effettuato con un laboratorio mobile denominato B-Life (Biological Light Fieldable Laboratory for Emergencies, laboratorio biologico leggero portatile per emergenze) allestito a Torino in 24 ore grazie ad una missione dell’Agenzia Spaziale Europea, dell’Università Cattolica di Louvain e con il supporto del Governo lussemburghese e del Rotary internazionale. Il super laboratorio è collegato in tempo reale al sistema sanitario nazionale e alla piattaforma Covid-19 della Regione Piemonte, e dal 13 luglio si sposterà da Torino a Novara per un monitoraggio anche sul quadrante del Piemonte Orientale.

"Nel suo genere – spiega il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio - si tratta di una delle prime collaborazioni internazionali mirate a prevenire la diffusione del Covid-19. Il Piemonte si candida, dunque, a fare scuola in Italia e in Europa nel campo della ricerca applicata. Ringraziamo tutti coloro che con un grande lavoro di squadra hanno reso possibile questa sperimentazione". "Lo scopo – spiega l’assessore regionale ai laboratori applicati per l’emergenza Covid-19, Matteo Marnati - è di prevenire eventuali focolai e di monitorare il comportamento del virus su persone che potrebbero aver contratto la malattia in maniera asintomatica sviluppando successivamente gli anticorpi". L’obiettivo è monitorare il comportamento del sistema immunitario di persone che durante la pandemia si sono esposte al rischio di contagio. Esistono alcune ipotesi: molte potrebbero aver contratto la malattia in maniera asintomatica ed essere guariti senza conseguenze apparenti, altre potrebbero aver sviluppato anticorpi IgG e gli IgM ma essere ancora contagiose altre potrebbero ospitare il virus inconsapevolmente.

"Alle persone che volontariamente si sottoporranno allo screening – spiega l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Genesio Icardi - verrà fatto un test sierologico su IgG e IgM consegnato in 15 minuti. Coloro che risulteranno positivi, anche ad un solo parametro, saranno immediatamente sottoposti a tampone e prelievo di sangue per confermare la sierologia e valutare l'eventuale infezione in atto. L’esito sarà consegnato in 24 ore, durante le quali la persona verrà posta in quarantena, così come previsto dal protocollo".

Le aziende che aderiscono a Confservizi in questi giorni raccoglieranno i nominativi dei volontari per la programmazione degli esami. "Questa missione è il primo esempio di una grande collaborazione durante queste pandemia tra due stati membri - dichiara Jean Luc Gala, Capo team Missione B-Life -La Regione ha chiesto assistenza al modulo laboratorio B-LIFE per fronteggiare questa crisi e abbiamo risposto in maniera collaborativa dimostrando che due stati amici come il Belgio e l’Italia possono diventare un esempio da prende a modello per contrastare emergenze così gravi. Ringraziamo il governo del Lussemburgo per la fornitura dei sistemi tecnologici satellitari". "L'attenzione e la sensibilità in un contesto doloroso come quello della pandemia - osserva Vincenzo Giorgio, Amministratore Delegato di ALTEC - sono dimostrate anche dallo sforzo che abbiamo fatto nelle ultime settimane, partecipando ad un’altra proposta verso ESA, guidata da Delta Cygni Labs in Finlandia il cui obiettivo è di supportare da remoto operatori sanitari e di protezione civile, soprattutto in scenari di crisi emergenziali e post-emergenziali"

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