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"Il sole fuori": gli operatori sanitari dell'Asl raccontano un anno di pandemia in un libro

Testimonianze, ricordi, storie di vita vissuta per ricordare che "non saremo e non siamo più come prima"

Un anno di pandemia raccontato dagli operatori sanitari. Si intitola "Il sole fuori" il libro scritto dal personale dell'Asl Novara, che ha riferito emozioni, ricordi, riflessioni, storie di vita vissuta durante un'esperienza "unica" come quella della pandemia da Sars-Cov-2.

Le testimonianze raccolte sono state volutamente proposte senza sistematizzazione, spiegano dall'Asl in una nota stampa, solo guidate dallo scorrere del tempo e intercalate da fotografie o messaggi, per far sperimentare l’incalzare delle emozioni che hanno travolto i protagonisti/autori di queste pagine.

"Il libro va letto lasciandosi trasportare dal flusso delle parole - precisano dall'Asl - dedicando a questi racconti qualche minuto d’attenzione, lontani dal frastuono della giornata. L’immagine del 'sole fuori' ha un significato evocativo, ricorda le parole di un medico in 'prima linea' che raccontava come si lasciasse avvolgere dal tepore del sole mentre si recava al lavoro le mattine di primavera, in un paesaggio surreale a causa del lockdown, e come quel sole rimanesse 'fuori' dal reparto Covid, dove entrava a trascorrere la sua giornata, in mezzo a tanta sofferenza e dolore, ma anche a piccoli momenti di gioia, per la guarigione o il recupero di un malato che sembrava perso".

"Creatività, tenacia, resistenza, spirito di sacrificio, impegno senza sosta, per frenare gli effetti devastanti della pandemia abbattutasi sul nostro territorio - sottolineano ancora dall'Asl - sono i valori che hanno guidato la lotta contro il covid. Anche paura, sconforto, terrore, stanchezza, senso di abbandono e disinteresse, ignavia, speranza, gratitudine, condivisione… emergono dalle pagine in un turbinio di emozioni e valori che hanno caratterizzato l’agire di tutto il personale dell’Azienda sanitaria locale di Novara, sia sul fronte ospedaliero che su quello territoriale".

L’ospedale di Borgomanero ha subito una trasformazione senza precedenti, "lavorando in emergenza - si legge nella nota dell'Asl - ma in modo ordinato, curando tutti al meglio delle possibilità e risorse a disposizione. Sul Territorio il lavoro di tracciamento, d’indagine e di isolamento dei focolai ha portato a individuare i positivi e soprattutto i loro contatti, evitando che contagiassero nuove persone: il contact tracing ha funzionato, anche se messo a dura prova nella seconda ondata e gestito grazie alla disponibilità e all’abnegazione di molti operatori presenti sul campo senza sosta".

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