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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Tra maggio e luglio in Piemonte caldo anomalo, record di notti tropicali e siccità

Secondo il report di Arpa sono state registrate temperature sensibilmente al di sopra della norma climatica degli ultimi 30 anni

Il caldo intenso e la siccità prolungata si fanno sentire ormai da più di due mesi, un dato molto insolito per il Piemonte.

"Da metà maggio in Piemonte sono state registrate temperature sensibilmente al di sopra della norma climatica del periodo 1991 – 2020, con una breve interruzione tra fine maggio inizio giugno" spiega Arpa in un report sul clima. "Nonostante la prolungata anomalia termica - chiarisce Arpa - in tutta la regione non sono stati superati i 40°C. La rete meteorologica di Arpa Piemonte ha registrato solo due record di massima a giugno, di cui una, Passo del Moro (VB), a 2820 m con 23.7°C il 27 giugno 2022, è anche un record assoluto. In una trentina di stazioni si sono registrati i record di massima a luglio, ma nessuno è anche primato assoluto per la stazione di riferimento".

Il caldo quindi forse non ha raggiunto il picco massimo, ma la vera anomalia è che dura da più di due mesi. "Maggio si è posizionato al secondo posto dopo il 2009, anche giugno al secondo mese più caldo dopo il 2003 e luglio che volge al termine sarà probabilmente ai primi 2 posti, insieme al 2015. Luglio 2022 sarà anche tra i tre mesi più caldi in assoluto assieme a luglio 2015 e agosto 2003 - prosegue Arpa -. Ciò che ha caratterizzato maggiormente questo periodo di caldo sono state le notti tropicali (temperature minime  sopra 20°C) che nel bimestre giugno-luglio sono risultate notevolmente al di sopra delle medie e in alcuni capoluoghi di provincia sono state le più numerose e soprattutto hanno registrato il periodo di giorni consecutivi più lungo. Il totale di notti tropicali nel bimestre giugno-luglio è stato il più elevato dal 1991 a Torino con 33 notti, Vercelli con 23, Novara e Asti con 22 giorni".

Negli ultimi giorni le piogge hanno portato un po' di refrigerio, ma non sono state sufficienti per risolvere il problema della siccità. "I temporali, anche violenti, e le precipitazioni di questi giorni non hanno comunque colmato la grave carenza idrica alla quale stiamo assistendo, con un deficit di precipitazioni da inizio anno sulla regione del 50% in meno rispetto alla media climatologica del periodo 1991 – 2020 e portate dei principali corsi d’acqua ai minimi storici" conclude Arpa.

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