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L’appello di Cisl Fp Piemonte orientale: “Negli ospedali e nelle Rsa di Novara e Vco manca personale sanitario”

“E' diventata una situazione davvero allarmante” arriva dal sindacato

“E' diventata una situazione davvero allarmante”. Si esprime così Cisl Fp Piemonte orientale in merito alla carenza di personale Sanitario, con "preoccupanti picchi del 20/30% di dotazione organica in meno, di medici, di Infermieri e di operatori socio sanitario , questo in particolare nelle strutture ospedaliere pubbliche e private e nelle Rsa di provincia di Novara e Vco.

"Abbiamo, come Cisl Fp del Piemonte Orientale, più volte denunciato la gravità del momento per l'estrema carenza di personale giunta oltre il limite della tollerabilità. Il superlavoro al quale sono costretti le lavoratrici e i lavoratori non consente più di recuperare le forze psico-fisiche mettendo a rischio la loro salute e la loro sicurezza. In alcune realtà ospedaliere, - dice il sindacato -  dei territori di Novara e Vco abbiamo riscontrato evidenze e criticità molto significative sia per la gestione del rischio clinico sia per la qualità del lavoro e del servizio offerto all'Utenza . Sebbene il merito della "straordinaria emergenza sanitaria " dovuta alla sofferenza di personale è una situazione nota a tutti, per tamponare questa preoccupante emoragia di personale purtroppo nessuno fa nulla".

E continuano: "Come organizzazione sindacale la cosa che ci indispone, nonostante la nostra perseveranza, è che non siamo ascoltati. La questione del coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori è fondamentale per la costruzione di un percorso e non dovrebbe essere banalizzato , in primis, dalle direzioni sanitarie e amministrative. La ricerca della concertazione volta principalmente al fine di stabilire dei rapporti stretti coi dipendenti è propedeutica per ricercare soluzioni concrete ai tanti problemi segnalati dagli operatori sanitari. Viceversa, abbiamo assistito, specie un questi ultimi mesi, a una serie d' atteggiamenti di forte chiusura da parte delle amministrazioni in apparenza propense solo a evitare il rapporto con il sindacato, per poi assistere alla solita sterile strategia del “pianto”, allo scopo di mantenere, in particolare nel privato e in parte nelle rsa, il proprio volume d’ attività da gestire. Alla luce di una nuova ondata pandemica , nelle due provincie sono già stati attivati riconversioni di posti letto in nuclei di acuzia e post acuzia covid, sarebbe davvero necessario riflettere sulle reali carenze di personale medico, Infermieri e operatori socio sanitari e sulle soluzioni d' intrapprendere per gratificare le Lavoratrici e Lavoratori sia sotto il profilo economico che sotto il profilo della qualità del lavoro, tutto ciò al fine di evitare un vero tracollo dell'assistenza sanitaria".

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