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Mercatone Uno, brutte notizie: nessuno interessato a Caltignaga. Chiesta ancora la cassa integrazione

Nonostante l'incontro al Mise a Roma è ancora un nulla di fatto per i dipendenti che rimangono in attesa

Mercatone Uno: ancora un niente di fatto. L'incontro a Roma di ieri, martedì 3 dicembre, non ha dato segnali confortanti. Anzi, ne ha dato uno che una parte di lavorati non avrebbe voluto sentire: per alcuni punti di vendita, e fra questi c'è Caltignaga, non ci sono acquirenti, nessuno è interessato all'acquisto. 

Dall'incontro al Mise è emerso che le offerte sono in tutto 44 e i punti vendita interessati sono 44, di questi su dieci c'è una sovrapposizione di offerte, mentre per altri dieci no e con Caltignaga i punti interessati sono Crevoladossola, Serravalle Scrivia ,Villafranca d'Asti, Castegnato, Verdello, Capena e Bari. "E' emerso anche che nessuna manifestazione di interesse è comunque totalmente conforme al regolamento di vendita, - dice Lidia Parisi, che lavorava proprio a Caltignaga - Una proposta riguarda 24 punti vendita, ma il loro piano industriale non è molto convincente. Una seconda proposta riguarderebbe invece 21 punti vendita e la proposta sembra più concreta ma prevederebbe una riduzione del personale abbastanza importante". 

Serve ancora tempo, tempo per analizzare e vagliare ogni offerta. Un'attesa che pesa ancora sulle vite dei dipendenti: "Abbiamo chiesto la proroga della cassa integrazione e vedremo se sarà accettata, - ha aggiunto Parisi - e soprattutto per quanto tempo. Sempre su questo tema abbiamo chiesto di rivedere gli importi della cassa integrazione per poter percepire indennità dignitose .Si attende una successiva convocazione al tavolo del Mise".

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