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Novara, all'istituto Castelli apre un centro per le famiglie con bambini con fragilità cognitive

Dopo due anni di sperimentazione a Torino, consolidata questa esperienza, grazie a un finanziamento specifico della Regione Piemonte, per il prossimo anno scolastico il progetto si moltiplicherà in altre 4 province piemontesi, compresa Novara

Apre a Novara all'istituto Castelli, scuola gestita dalla Cooperativa sociale Start, il nuovo centro Hpl, high performance learning per la provincia di Novara. Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Consulta per le persone in difficoltà e dall’associazione Diritti negati grazie al sostegno della Regione Piemonte, rivolta alle famiglie che hanno bambini e le bambine con fragilità cognitive.

Dopo due anni di sperimentazione a Torino, consolidata questa esperienza, grazie a un finanziamento specifico della Regione Piemonte, per il prossimo anno scolastico il progetto si moltiplicherà in altre 4 province piemontesi, compresa Novara, grazie alla collaborazione con i Dipartimenti di Neuropsichiatria Infantile delle Asl locali. A partire dall’anno scolastico 2023-2024, grazie al sostegno della Regione Piemonte, il Centro HPL di Novara opererà in rete con gli altri Centri Hpl a Torino, Alessandria, Biella, Savigliano (per la provincia di Cuneo).

Il centro Hpl per Novara avrà sede all’Istituto Castelli in via Frasconi 6/A. Durante l’inaugurazione anche il presidente della Regione, Alberto Cirio, ha voluto portare il proprio importante e significativo saluto attraverso un video collegamento. In sala erano presenti anche l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati e il consigliere regionale, Federico Perugini:

"Sono orgoglioso, - ha detto Cirio - al pari di quando inauguriamo un nuovo stabilimento produttivo che porta lavoro o una nuova infrastruttura che potenzia i collegamenti perché il nostro compito è quello di non lasciare nessuno indietro e i bambini rappresentano la risorsa più preziosa per il nostro futuro. Ringrazio l’Assessore Caucino per aver reso il Piemonte, con l’inaugurazione dei centri Hpl di cui Novara rappresenta la chiusura del cerchio che abbiamo aperto a Torino, una delle prime regioni a mettere in campo una attenzione così preziosa e con lei la Consulta".

Il progetto muove da una concreta considerazione in merito alle evidenze scientifiche che, per quanto la letteratura in tema non sia alquanto ricca, mettono in luce come i bambini e le bambine con Funzionamento Intellettivo Limite siano presenti in percentuali fra il 2,5% e il 7% della popolazione (Emerson, Einfeld e Stancliffe, 2010; Vianello, Di Nuovo e Lanfranchi, 2014), con una percentuale che varia a seconda dell’età (maggiore nel periodo di frequenza della scuola secondaria) e delle condizioni sociali (maggiori in caso di condizioni ambientali sfavorevoli).

Solo nella fascia di età della scuola primaria, in provincia di Novara, la pratica clinica condotta dalle Neuropsichiatrie, arriva a stimare in oltre 380 gli alunni e le alunne con Funzionamento Intellettivo Limite. Secondo una direttiva del Ministero dell’Istruzione del 2012, l’incidenza del fenomeno sulla popolazione scolastica si aggira intorno al 2.5%, cioè circa 200.000 alunni di età compresa tra 6 e 10 anni che, purtroppo, non hanno diritto all’insegnante di sostegno.

Inoltre gli studi clinici mostrano come soggetti con fragilità cognitiva presentano in età adulta una comorbidità (compresenza) elevata con i disturbi psichiatrici (Dekkert Koot, 2003; Cooper Smiley Morrison, 2007) ed una correlazione con fenomeni di devianza sociale che possono portare a problemi con la giustizia (Mason Murphy 2002), rappresentando una ampia quota della popolazione carceraria.

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