"Ho compiuto 65 anni il 28 ottobre, per quello mi hanno mandato via". Lo dice naturalmente sorridendo: Ciro D'Addio, l’autista dei sindaci di Novara, è in pensione dal primo di novembre 2023. Un meritato riposo che arriva dopo 42 anni di lavoro spesi tutti fra le mura di palazzo Cabrino.

"Il mio è stato un lungo percorso, - racconta - ho fatto domanda nel 1981 e sono diventato operaio trimestrale e poco per volta sono stato assunto". D’Addio si è prima occupato della pulizia dei marciapiedi, poi della manutenzione al cimitero, poi è diventato commesso, tramite un concorso è diventato messo notificatore. Ma il suo obiettivo era ben preciso: fare l’autista, "un mestiere che mi è sempre piaciuto, lo avevo già praticato durante il periodo militare ed è una vera passione, anche al di fuori del lavoro se serve guidare in famiglia ci sono sempre io".

D’Addio è diventato ufficialmente l’autista del sindaco durante il secondo mandato di Massimo Giordano, lo è stato poi di Silvana Moscatelli, di Andrea Ballarè e infine di Alessandro Canelli. "Per me è stato molto bello, è un lavoro che gratifica, soprattutto pensando che sono stato confermato da ogni sindaco, penso voglia dire saper fare bene il proprio mestiere. Ho sempre fatto tutto con professionalità e discrezione. E con tutti ho sempre avuto un ottimo rapporto. Ora? Mi godo la pensione anche se, - lo ammette - ho già fatto domanda in Comune per fare l’autista volontario laddove sia necessario. E poi coltivo la mia passione delle auto, avevo fondato con altre persone l’Acn, l’Autoamatori Club Novara e potrò fare il nonno più a tempo pieno".

Originario della provincia di Benevento, Ciro D'Addio si è trasferito a Novara nel 1980: "Ho fatto vari mestieri e poi è arrivata l’occasione del Comune. Sono felice del mio percorso, ho conosciuto tante persone e fatto tanti km, ma sempre con piacere".