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Martedì, 16 Aprile 2024
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Novara, la denuncia dei medici specializzandi: "Tolti 300 euro della borsa di studio per ripagare la mensa"

L'associazione "Chi si cura di te?" aveva esposto la vicenda lo scorso luglio 2022

Decurtati circa 300 euro dalla borsa di studio di ogni medico specializzando per poter ripagare il servizio mensa. E' quanto accaduto nei giorni scorsi agli specializzandi dell'università del Piemonte Orientale e a denunciare il fatto è l'associazione "Chi si cura di te" che si schiera dalla loro parte.

Un fatto che la stessa associazione aveva già esposto nel mese di luglio, quando era arrivata la comunicazione dell'università: "Si procederà alla determinazione del debito pregresso relativo ai pasti consumati dal 1° gennaio 2019 e alla successiva elaborazione dei piani di recupero e relativa rateizzazione”.

"Assurdo, deplorevole, nonché illegittimo, - si legge nella nota dell'associazione - tale provvedimento si basa, infatti, sull’applicazione retroattiva del “Protocollo d’intesa per le Scuole di Specializzazione di Area Sanitaria tra la Regione Piemonte e l’Università del Piemonte Orientale” sottoscritto nel 2018. Di tale protocollo non solo non era mai stata data comunicazione allз specializzandз, ma, per di più, né l'Università né la Regione hanno mai risposto alla richiesta dellз rappresentanti di accedere al testo del protocollo. Non si può richiedere il pagamento di un servizio senza aver comunicato in precedenza il costo dello stesso e senza aver quindi dato agli interessati la possibilità di scegliere se usufruirne o meno".

L'altro aspetto rimarcato riguarda il fatto che il periodo di mensa da "sistemare" è quello della pandemia: "E' ben noto l’impegno che i medici specializzandi hanno dimostrato nel sopperire alle mancanze strutturali del Servizio Sanitario Nazionale, sacrificando spesso la loro stessa formazione. Non è la prima volta che subiamo decisioni prese dall’alto senza essere interpellati. Non godendo di una rappresentanza sindacale (non essendo inquadrati come lavoratori) non abbiamo alcuna possibilità di interlocuzione con Università e Azienda Ospedaliera e, troppe volte, veniamo a conoscenza di norme che riguardano il nostro lavoro solo a posteriori, con estremo ritardo e senza possibilità di replica".

L'associazione invita gli specializzando a riunirsi in assemblea.

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