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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Raddoppio ferroviario Vignale-Arona, 430 milioni da Rfi ma è tutto posticipato di oltre dieci anni

"Nulla verrà realizzato prima del 2035-2040" si evince in una nota di Rfi

Uno studio di fattibilità ora, nel 2023, ma per tutto il resto se ne parla nel 2033/2035. Si sposta di una decina di anni il progetto di raddoppio della linea ferroviaria Vignale-Oleggio-Arona, progetto nel quale è coinvolta anche la Provincia di Novara. "Come è noto – ha ricordato il vicepresidente Michela Leoni - Rfi ha messo in atto un investimento di 430 milioni di euro sul territorio novarese per il raddoppio delle linee ferroviarie di accesso sud al valico del Sempione e precisamente da Vignale-Oleggio-Arona. Vista l’importanza e il cospicuo importo, il Prefetto di Novara, nello scorso mese di dicembre, ha firmato con le istituzioni territoriali, tra le quali anche la Provincia di Novara, un protocollo di legalità, con l’obiettivo di prevenire e contrastare i tentativi di infiltrazioni della criminalità organizzata in materia di appalti, servizi e forniture pubbliche. All’incontro ha partecipato il rappresentante di Rfi, che ha ribadito che lo studio di fattibilità vedrà la luce nel corso del 2023: a oggi non sussistono, pertanto, stati avanzati di elaborazione dell’opera o di altri progetti. Infatti sono state presentate a grandi linee le caratteristiche del piano di intervento, ribadendo che l’inizio della progettazione sarà a partire dall’anno in corso e verrà completata in dieci-quindici anni, tra il 2033 e il 2035".

Lo scorso 6 febbraio la vicepresidente ha partecipato a un incontro che si è tenuto nel Comune di Oleggio insieme con il sindaco Andrea Baldassini e i tecnici di Rfi e Italferr. Dall’incontro è scaturito che "Rfi ha trasmesso al Ministero una relazione sui costi-benefici del raddoppio della linea ferroviaria Vignale-Oleggio-Arona, precisando che nulla verrà realizzato prima del 2035-2040. Nel ribadire che, a oggi, non vi sono progetti in corso, Rfi ha inoltre precisato di aver richiesto e ottenuto dal Ministero la possibilità di utilizzare i fondi già stanziati, pari a 12-13 milioni di euro, per adeguare e raddoppiare le  attuali aree di interconnessione o scambio, già presenti sulla linea, attualmente di lunghezza non conforme 500 metri, ai moduli da 750 metri. Questo fatto garantirebbe la momentanea sosta o parcheggio dei treni merci al transito di altri merci in discesa o salita sulla linea. Rfi ha quindi confermato che la priorità per quanto riguarda il traffico merci su rotaia è quella di utilizzare per lo più le linee  ferroviarie Novara-Borgomanero-Domodossola e Novara-Luino. L’Amministrazione provinciale – ha concluso il vicepresidente - pur non avendo competenze in merito è comunque intenzionata a valutare le necessità avanzate dal territorio e qualora fosse necessario alla creazione di un tavolo di coordinamento con gli enti e le associazioni interessate".

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