Il Piemonte approva la nuova legge per l'infanzia: più servizi per bambini e famiglie
Chiorino: "Dopo mezzo secolo di attesa, la Regione Piemonte avrà una nuova legge sui servizi educativi per l'infanzia"
La Regione ha approvato all'unanimità la nuova legge sui servizi educativi per l'infanzia del Piemonte. Un testo che ha tra gli obiettivi il potenziamento della qualità dell'assistenza ai bambini da 0 a 6 anni e dei servizi a supporto della natalità.
"Dopo mezzo secolo di attesa, la Regione Piemonte avrà una nuova legge sui servizi educativi per l'infanzia - ha commentato l'assessora regionale all'Istruzione Elena Chiorino - che prevede una migliore qualità delle attività, la maggiore accessibilità per le famiglie con bambini dai 0 a 6 anni, flessibilità e adeguamento ai nuovi orari di vita e lavoro. Uno strumento che ho fortemente voluto a supporto di natalità e occupazione, e che mette al centro genitori e figli, promuovendo il benessere e lo sviluppo dei bambini oltre a sostenere la conciliazione tra vita familiare e lavorativa".
Il provvedimento di 36 articoli, secondo quanto comunicato dalla Regione, intende garantire una pluralità e un'equilibrata distribuzione di offerte educative e di istruzione rivolte a questa fascia di età, con l'obiettivo di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie. Le principali novità riguardano l'avvicinamento e il consolidamento tra i settori 0-3 e 0-6 anni e il rafforzamento del ruolo della Regione: alla tradizionale funzione di programmazione e regolazione dell'offerta educativa, si aggiungono la promozione qualitativa del sistema integrato, con la formazione innovativa e dedicata degli operatori, i coordinamenti pedagogici territoriali, i poli dell'infanzia, un tavolo interistituzionale permanente e una Conferenza regionale del sistema integrato 0-6. La legge consentirà inoltre la valorizzazione del ruolo dei Comuni e un ordinamento del quadro dei servizi regionali 0-3 anni, costituito da nidi di infanzia e micronidi (anche aziendali), le sezioni primavera e i servizi integrativi, quali nido in famiglia, spazio gioco per bambini e altri interventi per bambini e famiglie. Questi ultimi funzionali anche come strumento contro lo spopolamento dei piccoli comuni che, grazie al supporto della Regione, mantengono attivi dei servizi fondamentali per la popolazione e attraggono nuovi residenti.
Quello approvato dal'aula di Palazzo Lascaris è "un testo al quale abbiamo contribuito con emendamenti costruttivi nella discussione in Commissione - ha commentato il vice presidente della VI Commissione del Consiglio regionale, il consigliere Dem Diego Sarno - ottenendo l'inserimento di alcune modifiche importanti: il coordinatore pedagogico, una maggiore partecipazione di tutti i soggetti che dovranno accompagnare l'applicazione della legge sui territori, il passaggio nella Commissione competente del Regolamento attuativo, un'attenzione maggiore della Conferenza regionale del sistema integrato dalla nascita ai 6 anni, istituita con la nuova legge, all'aspetto educativo".
"Come Lega il nostro obiettivo è di arrivare a non far pagare gli asili nido - ha dichiarato il capogruppo della Lega in Consiglio regionale Alberto Preioni - come avviene in altre grandi regioni, in Lombardia e Toscana. In Italia c'è il problema della denatalità e il Piemonte è una delle regioni più vecchie del nostro Paese. Se vogliamo porvi rimedio, da qui a un anno, dobbiamo trovare le risorse a bilancio e pensare a un provvedimento che preveda la gratuità del servizio educativo, allargando la platea dei beneficiari fino ai 35mila euro di Isee. Misure di questo tipo sono attive, come detto, in Lombardia e in Toscana, ma anche in Emilia Romagna l'asilo nido è gratuito per chi vive in montagna e nelle aree interne".