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Nuovo ospedale di Novara, qualcosa si muove per la Città della Salute

La giunta regionale ha approvato un nuovo documento programmatico e finanziario

Qualcosa si muove per il nuovo ospedale di Novara.

La Città della Salute novarese, che dovrebbe sorgere in viale Piazza D'Armi, ha avuto finora una storia lunga e complessa: dopo che il bando era andato deserto, l’iter del partenariato pubblico privato, con il quale si sarebbe dovuta finanziare la realizzazione del nuovo ospedale, era stato bloccato per essere rivalutato. Ora la giunta regionale ha approvato un nuovo documento programmatico e finanziario, che dovrebbe portare alla sottoscrizione del nuovo accordo di programma con il Ministero della Salute.

"Rispondendo ad un’interrogazione in consiglio regionale sul cronoprogramma per il nuovo bando della Città della Salute e della Scienza di Novara - spiega la Regione -, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ha comunicato che, la settimana scorsa, prendendo atto dell’approvazione da parte del ministero della Salute e del ministero Economia e Finanze, dell’atteso decreto di revoca del vecchio accordo di programma necessario a sbloccare l’iter amministrativo dell’appalto dell’opera, la giunta regionale ha approvato il nuovo documento programmatico e finanziario. Il documento dovrà ora essere approvato dal Consiglio regionale, in vista della sottoscrizione dell’accordo di programma, la cui tempistica è in capo al Ministero della Salute".

"Nella complessa vicenda della nuova Città della Salute di Novara – osserva l’assessore Icardi -, la giunta regionale non ha mai perso nemmeno un secondo, facendosi trovare sempre pronta a supportare, in ogni sede, le azioni amministrative dell’Azienda Ospedaliera di Novara, stazione appaltante dell’opera. La stessa Azienda Ospedaliera, il giorno dopo il ricevimento del decreto ministeriale, ha già deliberato il nuovo quadro economico e di fattibilità tecnica dell’intervento, predisponendo a seguire gli atti (bando, disciplinare, linee guida alla progettazione e relativi allegati, schema di convenzione e progetto di fattibilità tecnica economica già approvato) necessari ad attivare prontamente tutte le procedure previste dalla normativa".

Il nuovo quadro economico aggiornato prevede un costo totale di 420 milioni per la realizzazione degli edifici e la bonifica dell’area, con un intervento dello Stato di 190 milioni, della Regione Piemonte di 10 milioni e dei privati di 220 milioni. Per la parte delle tecnologie, il contributo dello Stato è di 32 milioni e quello della Regione di 1,6 milioni.

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