Omar, in poche parole "lavori in corso". A un mese esatto dall’inizio della scuola, il prossimo 11 settembre, l'istituto tecnico di Novara sta facendo i salti mortali per poter accogliere tutti i suoi studenti dopo il crollo di una parte del tetto del plesso C della sede centrale lo scorso 27 giugno, che ha bloccato l’uso di diverse aule.

"Rispetto a un po' di settimane fa abbiamo fatto grandi passi e mi sento di poter dire che a un mese dalla ripresa della scuola possiamo scongiurare la Dad o altro di simile, - dice il preside Francesco Ticozzi - dopo grande fatica due giorni fa abbiamo avuto le chiavi delle San Rocco”. In quel plesso scolastico sarà trasferito il biennio di Chimica, ma servono lavori: “Della tinteggiatura si occuperà una squadra di detenuti tramite l’intervento del Comune, cambiamo anche qualche bagno e mi meraviglio di come fino a poco fa ci siano stati degli alunni, - dice Ticozzi - la scuola deve essere un ambiente di apprendimento. Siamo in attesa dei preventivi idraulici e anche di quelli elettrici perché dobbiamo posizionare l’antenna wifi".

In questo modo la scuola sarà distribuita fra la sede, il distaccamento di viale Curtatone, la Pajetta, la San Rocco e manca ancora uno spazio: "Ci è stato proposto Lumellogno, ma è troppo lontano rispetto alla sede, abbiamo chiesto la possibilità di andare alla San Giuseppe che sappiamo sarà utilizzata dal 2024, ma a noi andrebbe bene fino a dicembre, contando di risolvere qualcosa in questi mesi. Inoltre, - chiude Ticozzi - stiamo facendo un grande controllo degli spazi e riusciremo sicuramente a trovare qualcosa, evitando di dividere alcune classi come facevamo durante i laboratori per esempio e con altri accorgimenti".

Intanto una parte del tetto è stata rimossa, i lavori ora saranno fermi per circa due settimane e poi riprenderanno.