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Il Piemonte riparte: firmata l'ordinanza regionale, il calendario delle riaperture

Il provvedimento è in vigore dal 18 al 24 maggio. Cirio: "Il Piemonte riparte con fiducia e cautela, perché vogliamo aprire tutto ma aprire per sempre"

Da oggi, lunedì 18 maggio, entra nel vivo la "Fase 2" dell'emergenza sanitaria causata dal coronavirus, e il Piemonte ritorna gradualmente alla normalità con la riapertura di attività commerciali, uffici, strutture ricettive e luoghi della cultura. Gli spostamenti all'interno della regione diventano inoltre, liberi, senza più l'utilizzo dell'autocertificazione, ma resta in vigore l'obbligo della mascherina nei luoghi chiusi e dove non sia possibile mantenere la distanza di sicurezza. Continuano ad essere vietati gli assembramenti in luoghi pubblici o privati.

Nella serata di ieri, domenica 17 maggio, il presidente della Regione Alberto Cirio ha infatti firmato l'ordinanza per le riaperture sul territorio regionale, che sarà valida fino al 24 maggio 2020 .

"Fondamentale è l’allegato con le Linee guida condivise come Regioni - ha spiegato il presidente Cirio - per le quali abbiamo avuto una lunga trattativa con Roma, perché volevamo che il Governo le recepisse. Sono linee guida che garantiscono la sicurezza, ma fatte in modo di garantire anche l’operatività delle nostre attività, cioè non solo di riaprire ma davvero di poter lavorare".

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Cosa riapre da oggi, lunedì 18 maggio

Da lunedì 18 maggio in Piemonte riaprono tutti i negozi al dettaglio, i saloni per parrucchieri, i centri estetici, gli studi di tatuaggio e piercing e tutti i servizi per gli animali (oltre alle toelettature già attive, potranno riprendere l’attività i dog sitter, le pensioni e l’addestramento). I Comuni potranno consentire orari di apertura più elastici ed estensivi per favorire la massima operatività delle attività commerciali e dei servizi alla persona.

Riaprono anche musei, archivi e biblioteche e le altre strutture ricettive ancora chiuse. 

Da oggi, lunedì 18 maggio, sono consentiti, inoltre, gli sport all’aria aperta in forma individuale rispettando la distanza minima di due metri (ad esempio: atletica, ciclismo, corsa, golf, tiro con l’arco, tiro a segno, equitazione, tennis, vela, attività acquatiche individuali, canottaggio, escursionismo, arrampicata libera, sci alpinismo, motociclismo, automobilismo, attività cinofila), ma restano chiuse le palestre. Sarà infatti possibile anche l’uso dei rispettivi impianti, centri e siti sportivi, ma soltanto nelle aree esterne e nel rispetto delle disposizioni di sicurezza: vietato in particolare l’utilizzo di palestre, luoghi di socializzazione, docce e spogliatoi, fatto salvo per i locali di passaggio e i servizi igienici, per i quali i gestori dovranno garantire la corretta e costante sanificazione e igienizzazione. I gestori dovranno inoltre assicurare il contingentamento degli ingressi, l’organizzazione di percorsi idonei e l’adozione di misure per garantire il distanziamento sociale ed evitare assembramenti (ad esempio prenotazione degli spazi e turnazioni). Saranno consentite anche le lezioni con l’istruttore, che in assenza della distanza di sicurezza avrà l’obbligo di uso della mascherina e di guanti monouso dove l’attività preveda il contatto con l’allievo.

Sempre dal 18 maggio è consentita in Piemonte l’attivazione di nuovi cantieri di lavoro e la riattivazione di quelli eventualmente sospesi, oltre alla riattivazione dei tirocini extra-curriculari in presenza, purché nel rispetto delle disposizioni di sicurezza e prevedendo lo smart working dove non possibile garantire il distanziamento.

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Dal 20 maggio, poi, torneranno operativi nei mercati i banchi extralimentari, per consentire i tempi di adeguamento alle nuove linee guida per la sicurezza e permettere ai Comuni di tracciare i nuovi spazi sulle aree mercatali.

Nel weekend, e in particolare da sabato 23 maggio, riapriranno anche bar e ristoranti (insieme a trattorie, pizzerie, self-service, pub, pasticcerie, gelaterie, rosticcerie e le altre attività di somministrazione alimenti). Resta sempre consentito il servizio di asporto per il quale l’orario viene esteso dalle 6 alle 22 e la prenotazione da remoto, pur preferibile, non sarà più obbligatoria .

Per garantire la sicurezza e il contenimento del contagio da Covid-19, la riapertura di tutte le attività dovrà avvenire nel rispetto di quanto previsto dalle "Linee di indirizzo per la riapertura delle Attività Economiche e Produttive" approvate dal Governo in accordo con la Conferenza delle Regioni.

"Non ci stancheremo di ripeterlo: vogliamo aprire tutto, ma vogliamo aprire per sempre - sottolineano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore al Commercio Vittoria Poggio - Per questo da oggi il Piemonte riparte con fiducia, ma anche in modo pragmatico, dando alle sue imprese e al suo territorio il tempo di adeguarsi alle linee guida che abbiamo preteso e ottenuto dal Governo, perché l’equilibrio tra sicurezza e sostenibilità economica è fondamentale per garantire il futuro di tutte le nostre attività".

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