Coronavirus, il Piemonte verso la zona arancione: "Prudenza, prudenza, prudenza"
Le parole del presidente Cirio. Cosa cambierà con il passaggio in zona arancione
"Prudenza, prudenza, prudenza” chiede Alberto Cirio in vista del passaggio da zona rossa a zona arancione. Il presidente della Regione Piemonte rivela che finalmente l’indice RT della velocità di contagio è sceso sotto 1: quando eravamo entrati in zona rossa era 2,16 (inizio novembre).
Coronavirus, Piemonte verso zona arancione: cosa cambia per i novaresi
Con meno ricoveri e meno contagi, il Piemonte si prepara a diventare zona arancione, probabilmente dalla metà della prossima settimana. Si tende a indicare mercoledì 2 dicembre, ma nei prossimi giorni la data diventerà certa così come eventuali e ulteriori linee guida dettate da possibili nuovi DPCM o ordinanze regionali.
Ieri intanto il Presidente della Regione ha convocato in videoconferenza una riunione con i Prefetti, i Presidenti di tutte le province piemontesi e i Sindaci di Città capoluogo di Provincia. Ai suoi interlocutori Alberto Cirio ha illustrato gli ultimi dati sull’andamento dell’epidemia: si riducono il numero dei contagi, l’incidenza dei contagi e il numero dei posti letto occupati.
Particolare attenzione ha posto il presidente sull’indice RT: “Sotto 1, ma domani (venerdì 27, ndr) il Governo formalizzerà la pagella della settimana del Piemonte dando anche il valore preciso di RT. I numeri dicono che il sacrificio è servito, ma chiedo prudenza. È un passo questo, non è un risultato. Dopo la formalizzazione della pagella il ministro Speranza firmerà un’ordinanza con la quale posizionerà il Piemonte nella zona arancione. Quando? Nei primi giorni della prossima settimana”. Tra meno di una settimana, quindi, riapriranno diverse attività e per questo Cirio annuncia che definirà alcune misure per vivere le aperture con grande senso di responsabilità e evitare assembramenti in luoghi delicati come ad esempio i centri commerciali. "Dobbiamo stabilizzare i risultati fin qui ottenuti per non dovere tornare a richiudere" afferma il presidente della Regione, che invita alla prudenza.
Cosa cambierà: gli spostamenti
Se il Piemonte diventerà "arancione" verrebbe meno il divieto di spostamento all'interno del proprio comune. Dovrebbe essere possibile spostarsi liberamente e senza autocertificazione sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni rimane valido dalle 22 alle 5. "Dalle 5 alle 22 non è necessario motivare gli spostamenti all’interno del proprio comune. Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione" si legge nelle Faq del Governo.
Rimane consentito, come nelle zone rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Così come è consentito uscire per "raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di sé, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti".
"Tutti questi spostamenti - si legge nelle Faq del Ministero - dovranno in ogni caso avvenire scegliendo il tragitto più breve e nel rispetto di tutte le prescrizioni di tipo sanitario". È consentito anche se "fortemente sconsigliato" anche spostarsi per accompagnare i propri figli dai nonni.
Negozi aperti, ristoranti chiusi
Rimangono invece chiusi al pubblico, anche nel caso di passaggio a zona arancione, bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, che possono però continuare a effettuare esclusivamente servizi d'asporto (fino alle 22) e a domicilio. Permane, di conseguenza, anche il divieto di consumare cibo e bevande nella adiacenze dei locali.
A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi. "Non sono previste limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole".
Ancora lezioni a distanza per prima e seconda media
Non ci sarebbero cambiamenti per gli istituti superiori e professionali: anche in area arancione è prevista la didattica a distanza al 100%. Rimango invece aperte, ovviamente, scuole elementari e dell'infanzia.
Per quanto riguarda le medie, anche se il Dpcm consentirebbe il ritorno a scuola di prima e seconda media, la Regione ha deciso di proseguire con la didattica a distanza.
Trasporti, sport e cultura
Invariata con la 'promozione' a zona arancione la situazione dei trasporti pubblici, sui quali permane il limite di capienza del 50%. Stessa cosa per l'ambito sportivo e culturale: rimangono chiusi teatri, cinema, mostre, piscine e palestre.