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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Coronavirus, dal 3 gennaio il Piemonte passa (questa volta davvero) in zona gialla

Cirio e Icardi: "lL passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale". I dati del pre report settimanale

Da lunedì 3 gennaio, questa volta davvero, il Piemonte passa in zona gialla. Lo ha annunciato la Regione, comunicando i dati del pre report settimanale del Ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità.

Nella settimana 20-26 dicembre, in Piemonte il numero dei nuovi casi e dei focolai cresce, come nel resto del territorio nazionale. Secondo quanto riportato dal pre report, che sarà validato domani, venerdì 31 dicembre, dall'ordinanza del ministro Speranza, l’Rt puntuale calcolato sulla data di inizio sintomi passa da 1.31 a 1.35 e la percentuale di positività dei tamponi sale all’8%. L’incidenza è di 1.020,73 casi ogni 100mila abitanti.

Inoltre, supera la soglia di allerta del 10% il tasso di occupazione dei posti letto di terapia intensiva (16,2%) e la soglia del 15% quello dei posti letto ordinari (20,2%). 

Numeri che portano il Piemonte in zona gialla a partire da lunedì 3 gennaio, dopo 28 settimane in zona bianca.

"Siamo riusciti a lungo a mantenere la nostra regione in zona bianca grazie allo sforzo collettivo e all’effetto dei vaccini  - spiegano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi -. Il passaggio in zona gialla è frutto della crescita del contagio che si sta registrando a livello globale, ma testimonia anche come i numeri delle ospedalizzazioni in Piemonte siano ancora contenuti e, anche questo, è merito dei vaccini. Per cui, ora più che mai, ci appelliamo a chi ha ancora dei dubbi, perché il vaccino è la nostra unica arma per salvare la vita e le nostre comunità. Il grazie va a chi, nel nostro intero sistema sanitario, anche in questi giorni di festa sta continuando con noi a correre per somministrare le terze dosi, rendendo ancora una volta il Piemonte una delle regioni più efficienti nella campagna vaccinale, tre punti sopra la media nazionale. Ora mancano poche ore alla fine dell’anno e, proprio in un momento in cui desideriamo tutti ritrovarci e stare insieme, non devono calare la prudenza e l’attenzione. Il Governo ha introdotto misure che riteniamo di buonsenso, perché avevamo chiesto che non fossero le persone vaccinate a pagare eventuali nuove restrizioni e così è stato. Ma ognuno di noi deve continuare a fare la propria parte per non mettere a repentaglio la propria sicurezza e quella dei propri cari. Prendetevi cura di voi".

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