Coronavirus, è arrivata l'ufficialità: dal 13 dicembre il Piemonte passa in zona gialla
Lo conferma il presidente della Regione Alberto Cirio
E' arrivata l'ufficialità: da domenica 13 dicembre il Piemonte passerà in zona gialla.
Lo ha confermato il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha dichiarato: "Ho appena ricevuto la telefonata del ministro della Salute Speranza e, come avevo anticipato, confermo che da domenica 13 dicembre il Piemonte sarà in zona gialla".
L'indice Rt è infatti sceso a 0,68, mentre i ricoveri negli ospedali piemontesi continuano lentamente a calare, anche se sono ancora 300 i pazienti ricoverarti in terapia intensiva: "Si tratta di un risultato importante - ha aggiunto Cirio - perché tante attività potranno ripartire, ma dobbiamo continuare a tenere alta l’attenzione in tutti i nostri comportamenti. Non possiamo vanificare i tanti sacrifici fatti finora".
Cosa cambia con il passaggio in zona gialla
Tra i cambiamenti principali ci sarà la possibilità di spostarsi anche al di fuori del proprio comune, sempre rispettando il coprifuoco dalle 22 alle 5, e potranno riaprire bar e ristoranti. Durante le feste di Natale però saranno in vigore le regole del Dpcm del 4 dicembre, che limitano gli spostamenti tra comuni il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio, quando il coprifuoco sarà prolungato fino alle 7 del mattino, mentre dal 21 dicembre al 6 gennaio non sarà possibile uscire dalla regione.
Gli spostamenti
Dal 13 dicembre non ci saranno più limitazioni per gli spostamenti tra comuni. "Nell’area gialla è consentito spostarsi dalle 5 alle 22 senza necessità di motivare lo spostamento. Dalle 22 alle 5 sono vietati tutti gli spostamenti, ad eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza" si legge nelle Faq del Governo.
Si potrà anche uscire dalla regione per recarsi in altre aree gialle (come la Lombardia) e sarà possibile raggiungere le seconde case. Si potranno portare i bambini dai nonni, anche se è "fortemente sconsigliato, perché gli anziani sono tra le categorie più esposte al contagio da covid-19 e devono quindi evitare il più possibile i contatti con altre persone".
Riaprono bar e ristoranti
In zona gialla potranno riaprire bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie, ma solo fino alle 18. "I ristoranti e le altre attività di ristorazione, compresi bar, pasticcerie e gelaterie, sono aperti con possibilità di consumo all'interno dalle 5 alle 18. Dalle 5 alle 22 è consentita anche la vendita da asporto. La consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario" spiega il Governo nelle Faq.
Rimarranno aperti, come nella zona arancione, i negozi e gli esercizi commerciali, mentre "nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole".
Piscine, palestre, cinema e teatri
Piscine e palestre rimangono chiuse anche in area gialla: "le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere e centri termali sono sospese" di legge nelle Faq. "È consentito recarsi presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, dell’area gialla, per svolgere esclusivamente all'aperto l’attività sportiva di base, nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento", mentre non è possibile praticare sport di contatto. Rimangono chiusi invece cinema, teatri, mostre e musei.