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Coronavirus, il Piemonte si prepara alla terza ondata: nuovi posti in terapia intensiva e subintensiva anche nel novarese

Saranno in totale 774 in tutta la Regione

La Regione ha predisposto un piano per aumentare i posti letto in terapia intensiva e subintensiva negli ospedali piemontesi.

Da gennaio al via le vaccinazioni anti-covid

Sono 774 i posti letto in terapia intensiva che il sistema sanitario regionale potrà mettere in campo nell’ipotesi che alla seconda segua una terza ondata epidemica da coronavirus. La scorsa settimana si è conclusa la procedura d’urgenza bandita da Scr, su mandato del Dirmei, per l’acquisto delle attrezzature necessarie ad attivare ulteriori 160 letti di rianimazione nei principali ospedali piemontesi, che andranno ad aggiungersi alla dotazione di 327 posti strutturali disponibili all’inizio dell’epidemia e agli ulteriori 287 provvisori che gli ospedali sono stati in grado di allestire in fase emergenziale. Tutto ciò, prima ancora che vengano realizzati i 299 posti del piano Arcuri, per i quali la Regione è stata autorizzata a procedere soltanto nel mese di ottobre. Nuovi posti letto saranno disponibili anche in provincia di Novara, tra l'ospedale Maggiore di Novara e il Santissima Trinità di Borgomanero, dove saranno disponibili rispettivamente 48 e 24 nuovi posti in terapia intensiva e subintensiva. Nel Vco, invece, saranno disponibili 28 nuovi posti.

Il professor Sergio Livigni, coordinatore per l'Unità di Crisi dell'area sanitaria ospedalieram spiega "Per aumentare i posti letto in terapia intensiva e sub-intensiva abbiamo seguito alcuni criteri: abbiamo individuato i centri hub, gli ospedali con maggiore possibilità di trattare i pazienti ed in grado di trasformare i posti letto disponibili in posti letto strutturali. Abbiamo voluto aumentare i posti letto in terapia intensiva ma anche quelli in subintensiva che sono altrettanto importanti per il trattamento dei pazienti".

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