Guerra in Ucraina, nel novarese ospitati oltre 1.600 profughi
Sono invece più di 500 i rifugiati accolti nel Vco. In totale, in Piemonte sono arrivate dall'Ucraina 4mila persone. I dati forniti dalla Regione
Sono oltre 2mila i profughi ucraini finora arrivati e ospitati nel novarese e nel Vco. Lo ha comunicato la Regione, raccogliendo i dati forniti dalle Prefetture.
Il punto sugli arrivi nel nostro territorio è stato fatto oggi, mercoledì 16 marzo, nel corso della riunione del Coordinamento regionale per l’emergenza profughi a cui hanno preso parte il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e il console onorario dell’Ucraina a Torino Dario Arrigotti, con l’assessore alla Protezione civile e Gestione emergenza profughi ucraini Marco Gabusi e l’assessora ai Bambini Chiara Caucino. Presenti anche i rappresentanti delle Prefetture, della Protezione civile regionale e della direzione Sanità e welfare.
In particolare, oltre 1.610 rifugiati sono ospitati in provincia di Novara, circa 590 nel Vco, 520 nel cuneese, circa 400 a Torino e nell’area metropolitana, quasi 390 nel vercellese, 150 in provincia di Biella, 150 anche nell’alessandrino, oltre 70 in provincia di Asti. Quasi 300 sono ospitati nelle strutture messe a disposizione dalla Protezione civile regionale, gli altri hanno trovato accoglienza grazie alla rete spontanea di solidarietà attivata dai propri familiari, conoscenti e dalle realtà associative locali.
"Questi dati sono importanti - sottolinea il presidente della Regione Alberto Cirio - per poter garantire da parte dei Comuni, dei servizi sociali e delle associazioni di volontariato tutte le azioni di supporto sia verso i rifugiati che verso le persone e diverse realtà che li stanno ospitando, anche per fare in modo che un domani, cosa a cui stiamo lavorando come Regione con il Governo, possa essere riconosciuto un aiuto economico a chi si è fatto carico di questa ospitalità".
Dalla Regione fanni inoltre sapere che sono, infine, 130 i cittadini ucraini che hanno espresso la volontà di essere vaccinati contro il Covid attraverso il portale www.ilpiemontetivaccina.it.