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Giovedì, 21 Settembre 2023
Attualità

Reddito di cittadinanza, sospensione a 383 famiglie di Novara e 115 del Vco

Cosa cambia dal 1° agosto per i beneficiari e le nuove misure di supporto

Dal 1 agosto sono cambiate le misure a supporto dei cittadini e delle famiglie più fragili.

383 famiglie a Novara e 115 nel Vco da agosto non riceveranno più il reddito di cittadinanza che, come stabilito dalla Legge 85 del 3 luglio 2023, verrà sostituito da due nuove misure di sostegno: l’assegno di inclusione e il supporto per la formazione e il lavoro.

La Legge 85 prevedeva l’accesso al reddito cittadinanza per un massimo di sette mesi, con ultima rata a luglio 2023. Continueranno invece a percepire il reddito fino a dicembre 2023 i nuclei familiari in cui vi sia la presenza di disabili, minori, over 60 o che risultino essere in carico ai servizi sociali.

Le novità entrate in vigore da ieri, 1 agosto, riguardano i componenti delle famiglie che non percepiranno più il Rdc e che sono già stati avviati ai centri per l’impiego e per coloro che non risultano presi in carico dai servizi sociali perché non occupabili . Queste due tipologie dal 1 settembre potranno accedere alla nuova misura “supporto per la formazione e per il lavoro” presentando un apposita domanda e seguendo i percorsi formativi o di attivazione previsti e riceveranno un aiuto economico di 350 euro per un massimo di 12 mesi.

L’Assessorato al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte e Inps stanno collaborando per contribuire a fornire informazioni semplici e chiare per aiutare i cittadini ad orientarsi al meglio in merito alle disposizioni in attuazione dal primo agosto per i percettori del Reddito di Cittadinanza.

Il Direttore regionale Inps Piemonte Bonanni specifica che “I nuclei familiari a cui è stato sospeso il Reddito di cittadinanza in Piemonte sono 7.299, di cui 4.615 nuclei in carico a Torino, poi 940 ad Alessandria, 423 a Cuneo, 383 a Novara, 380 ad Asti, 233 a Vercelli, 210 a Biella e 115 nel Verbano Cusio Ossola.  Al momento si è in attesa dell’emanazione dei regolamenti attuativi, che indicheranno nel dettaglio le procedure per chiedere le due prestazioni che sostituiranno il Reddito di cittadinanza. Inoltre l’INPS, per supportare tutti i richiedenti la prestazione, sta ultimando la realizzazione di una video guida personalizzata che illustrerà all’interessato passo passo il percorso da seguire".

“Conoscevamo da mesi l’orizzonte temporale che avrebbe portato all’entrata in vigore delle nuove misure del DDl Lavoro del Governo e quindi all’interruzione del RdC per le persone considerate abili al lavoro, ma è  fisiologico che tutti i cambiamenti portino ad un momento di preoccupazione, purchè non si cavalchi questo sentimento in modo strumentale - afferma l’Assessore al Lavoro e Formazione Elena Chiorino che prosegue - Spaventare la collettività porta solo ad una inutile agitazione popolare. Ai cittadini dobbiamo dare le giuste informazioni e assicurare loro che il Governo non intende lasciare indietro nessuno: per chi dal primo di agosto sarà escluso dal sussidio ci saranno misure a supporto come la formazione-lavoro e l’inserimento mirato grazie al sostegno dei servizi territoriali dedicati all'occupazione, orientamento e formazione. Con il Decreto Lavoro del Governo di Giorgia Meloni chi realmente non può lavorare o rientra nella casistica per ricevere l’assegno di inclusione avrà garantito sempre il giusto sostegno e la necessaria assistenza”.

L’Assessore Chiorino, inoltre, ribadisce: “Credo fortemente che sia necessario offrire un ventaglio di opportunità concrete, non sussidi. Chi può lavorare deve poterlo fare e arrivare a conquistare dignità, soddisfazione e indipendenza economica. L’assistenzialismo puro ha favorito solo immobilismo e impoverimento sociale. Sviluppo, crescita e benessere socio-economico si realizzano solo attraverso le politiche attive del lavoro, come orientamento e formazione”. 

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