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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Borgomanero, inaugurato il nuovo reparto di terapia intensiva

I posti letto saranno dotati anche di un sistema per le videochiamate ai familiari

Sei nuovi posti letti in terapia intensiva all'ospedale di Borgomanero per far fronte all'emergenza covid.

La nuova area è stata inaugurata giovedì 21 ottobre grazie alla sopraelevazione dell'edificio dove si trova il servizio di Risonanza Magnetica, ricavando così l'ampliamento dell'attuale reparto. Diverse le innovazioni: l'impianto di condizionamento garantisce il proprio funzionamento in condizioni di sovrappressione o di depressione rispetto ai locali circostanti per evitare contaminazioni degli ambienti. L'impianto elettrico poi prevede un sistema di illuminazione modulabile anche su singolo paziente e la possibilità di simulare in modo automatico i cicli di luce diurna e notturna, agevolando il ripristino del ritmo circadiano del paziente. La rete informatica è costituita da una infrastruttura che consente ampia flessibilità di gestione del paziente sia in termini di terapia che in termini di interfaccia con il mondo esterno e ogni posto letto è stato predisposto per consentire videochiamate. Il costo dell'intervento ammonta a 1.446.488 euro.

"E’ una terapia intensiva che pone al centro il paziente, concetto nuovo per un reparto in cui storicamente i pazienti sono sedati – afferma Davide Colombo, direttore della struttura di Anestesia e Rianimazione - Molte le attenzioni per ridurre al minimo il disorientamento spazio-temporale, dalle luci che seguono il ritmo circadiano, la presenza degli orologi, schermi dedicati per interagire con i famigliari o vedere foto e video dei congiunti, tende auto-sanificanti per la privacy – prosegue - Importanti vantaggi anche per gli operatori che avranno l’accesso diretto alle informazioni del paziente dal posto letto, un'ergonomia di lavoro pensata e migliorata per un facile accesso al posto letto, la presenza dei solleva-malati per il nursing e la movimentazione. Per tutti un ambiente bello, all’apparenza “poco ospedaliero” e più famigliare, più a misura d’uomo anche se tecnologicamente avanzatissimo"

"In questa nuova Terapia Intensiva si coniugano tecnologia e umanizzazione, garantendo un’offerta assistenziale e di cura sempre più adeguata ai bisogni del paziente – afferma Angelo Penna, Direttore Generale -  Tale modello innovativo apre ad uno scenario di assistenza moderna che rispecchia gli ideali, i valori e gli obiettivi dell’Asl e rende concreto un nuovo concetto di  rianimazione con al centro il paziente. Grazie alla sinergia di tutti è stato possibile, in meno di un anno, utilizzare in modo efficace, efficiente e tempestivo le ingenti risorse pubbliche messe a disposizione dal Governo e dalla Regione a beneficio dei nostri cittadini e dei nostri operatori".

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