Stop ai diesel Euro5: verso il rinvio del blocco al 2025
Al via il confronto tra la Regione, che con un provvedimento del 2021 aveva anticipato il blocco dei diesel Euro 5 al 2023, e il Governo. Obiettivo: garantire la riduzione delle emissioni con misure alternative
Rinviare di due anni, come stabilito inizialmente, il blocco dei diesel Euro 5 in Piemonte e trovare misure alternative che garantiscano la riduzione delle emissioni. É questo l'obiettivo del confronto avviato tra il Governo e la Regione Piemonte per scongiurare lo stop ai veicoli diesel Euro 5 a partire dal 15 settembre di quest'anno.
Secondo quanto stabilito dalla Regione nel 2021, infatti, il blocco dei diesel Euro 5 sarebbe dovuto scattare nel 2023 e non più nel 2025, come inizialmente previsto. La decisione rientra in un provvedimento che contiene le misure straordinarie messe a punto dalla Giunta Cirio per contenere l'inquinamento da polveri sottili. Misure che interessano oltre ai trasporti e alla mobilità, e quindi ai blocchi del traffico, anche il riscaldamento domestico e l'agricoltura.
Sul tavolo del confronto tecnico tra i ministeri dei Trasporti, dell'Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche europee, insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e dell'Arpa, c'è l'aggiornamento del piano della qualità dell'aria con la pianificazione di misure e interventi alternativi al blocco dei diesel Euro 5, anche alla luce degli interventi già messi in campo negli ultimi anni. Il lavoro proseguirà nei prossimi giorni.
"Come è noto - hanno commentato il presidente della Regione Alberto Cirio e l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati - la Regione Piemonte sul blocco degli Euro 5 si è trovata costretta ad attuare una scelta figlia di una procedura di infrazione europea. Però, il Governo italiano nel Consiglio dei ministri di lunedì scorso ha aperto alla possibilità di rivalutare le misure messe in campo e di procedere ad una analisi tecnica che prenda in considerazione l'impatto effettivo di misure alternative al blocco dei veicoli diesel Euro 5. Si tratta di un passaggio di estrema importanza perché ci dà la possibilità di mettere sul tavolo e di valorizzare tutte le misure messe in campo dal 2021 ad oggi che, allora, non erano né conosciute né tanto meno previste. Ad esempio in questi due anni sono stati rottamati 704 autobus inquinanti e la quota di emissioni è stata ridotta notevolmente grazie agli interventi del bonus 110 per cento. Il lavoro è in corso e coinvolge ministeri dei Trasporti, dell'Ambiente e della sicurezza energetica e delle Politiche europee insieme alle strutture tecniche della Regione Piemonte e di Arpa. L'obiettivo del Governo è individuare possibili soluzioni tecniche che rispettino le indicazioni di Bruxelles, tutelando l'ambiente e la salute dei piemontesi, scongiurando però il blocco dei diesel Euro 5. Tutto questo in base a dati scientifici degli scenari predisposti da Arpa".
Proseguono inoltre anche gli incontri con le associazioni di categoria per favorire il rinnovo delle flotte dei veicoli commerciali più inquinanti.
Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 30 agosto, gli assessori alle Attività produttive e al Commercio, Andrea Tronzano e Vittoria Poggio, hanno concluso una serie di incontri con i rappresentanti delle associazioni di categoria per fare il punto sugli incentivi già in campo per la rottamazione dei veicoli e per raccogliere suggerimenti sul potenziamento di questi strumenti in modo che possano rispondere alle esigenze delle imprese e dei cittadini. La Regione Piemonte ha infatti previsto una serie di misure già in campo per favorire la sostituzione dei veicoli più inquinanti. Nei mesi scorsi ha attivato un bando per la sostituzione dei veicoli commerciali che ha ancora una dotazione di 5 milioni di euro per i quali saranno rivisti i criteri di accesso. Altri 10 milioni sono disponibili già ora sul Fondo artigiani per l'acquisto di automezzi con una dotazione che può crescere fino a 25 milioni.
"Abbiamo aperto un tavolo col Governo che ringraziamo per la sensibilità dimostrata avviando un dialogo in un momento difficile - sottolineano Tronzano e Poggio -. Imprese e famiglie devono poter svolgere le proprie attività. Per questo stiamo lavorando su alcune misure anche ascoltando i consigli delle associazioni di categoria con le quali abbiamo avviato un confronto costruttivo. L'obiettivo è di individuare soluzioni che, oltre a superare il blocco dei diesel Euro 5, possano essere risolutive anche e soprattutto nel lungo periodo".