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Il Tar dà ragione alle Regione Piemonte: seconda e terza media ancora con didattica a distanza

Il Tar ha respinto il ricorso

Il Tar dà ragione alla Regione Piemonte: gli alunni di seconda e terza media continueranno con le didattica a distanza fino al 23 dicembre.

Polemiche sulle scuole medie. Cirio: "Recupereremo in primavera i giorni di scuola persi"

Il Tar del Piemonte infatti non ha accolto la richiesta, depositata da un gruppo di genitori e insegnanti, di una sospensiva d’urgenza in via monocratica per l’ordinanza della Regione Piemonte che prevede la didattica a distanza per le seconde e terze classi della scuola secondaria di primo grado. “Ancora una volta come nel caso della misurazione della febbre a scuola ha vinto il buonsenso e l’atteggiamento di prudenza per la salvaguardia della salute dei nostri ragazzi, del personale scolastico e di tutti i loro familiari - sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Sono lieto che il Tar abbia riconosciuto la fondatezza delle motivazioni sanitarie che hanno sostenuto una scelta difficile, ma finalizzata come unico scopo a tutelare il bene della vita. Dobbiamo restare però tutti consapevoli che la didattica a distanza, nonostante l’enorme impegno di tutto il mondo della scuola, è un grande sacrificio che stiamo chiedendo ai nostri figli, alle famiglie e agli insegnanti. Pertanto dobbiamo continuare a mettere in campo ogni impegno possibile per tornare al più presto alla normalità. Ora continuiamo a lavorare con il mondo della scuola, fianco a fianco, affinché il 7 gennaio si possa davvero riaprire la scuola in presenza per tutti, ma in assoluta sicurezza e per sempre”.

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