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Dall'8 marzo scuole chiuse in Piemonte: Dad per tutti in Ossola e nel Verbano, dalla seconda media nel novarese e nel Cusio

Le misure più restrittive riguardano anche materne ed elementari dove l'incidenza dei contagi supera la soglia di allerta

A partire da lunedì 8 marzo, in attuazione del Dpcm del 2 marzo, viene potenziata la didattica a distanza su tutto il territorio piemontese secondo due fasce di rischio: Dad al 100% per tutte le scuole in alcune arre più critiche, tra cui l'Ossola e il Verbano nel Vco, e Dad al 100% dalla seconda media in poi nel resto del Piemonte, tra cui l'area del Cusio nel Vco e tutta la provincia di Novara.

Lo ha annunciato poco fa la Regione, aggiungendo che fine di limitare la possibilità di occasioni di assembramento, a partire da martedì 9 marzo, in tutto il Piemonte non sarà consentito l’utilizzo delle aree attrezzate per gioco e sport, come ad esempio scivoli, altalene, campi di basket, aree skate, in aree pubbliche e all’interno di parchi e giardini pubblici (fatta salva la possibilità di fruizione da parte di soggetti con disabilità). 

Inoltre da domani, sabato 6 marzo, l’accesso alle attività commerciali sarà consentito ad un solo componente per nucleo familiare (ad eccezione della necessità di recare con sé minori, disabili o anziani). La Regione raccomanda infine per le attività di ristorazione la vendita con consegna a domicilio rispetto all’asporto. Tutte le misure saranno valide fino al 20 marzo incluso.

Le aree in fascia di rischio 1, in cui chiudono tutte le scuole, a partire dalla materna

In tutti i comuni appartenenti ai seguenti distretti sanitari del Piemonte è sospesa l’attività didattica in presenza, con attivazione della didattica a distanza al 100%, nelle scuole di ogni ordine e grado (ad eccezione di nidi e micronidi, dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).

La misura si rende necessaria alla luce di quanto previsto dall’ultimo Dpcm nelle aree dove l’incidenza dei contagi supera la soglia di allerta, con un tasso di incidenza uguale o superiore ai 250 casi ogni 100mila abitanti o dove si è registrato un raddoppio dei nuovi casi nel corso dell’ultima settimana, rispetto al periodo precedente.

I 21 distretti individuati nelle province di Asti, Cuneo, Torino, Vercelli e Vco sono i seguenti: AT - Asti sud (Nizza M.to), CN1 Nord-est (Fossano), CN1 - Nord-ovest (Saluzzo), CN1 - Sud-est (Mondovì), CN1 - Sud-ovest (Cuneo), CN2 - Alba, CN2 - Bra, TO3 - Centro-Collegno, TO3 - Pinerolese-Pinerolo, TO3 - Sud-Orbassano, TO4 - Chivasso-San Mauro, TO4 - Ciriè, TO4 - Cuorgnè, TO4 - Ivrea, TO4 - Settimo Torinese, TO5 - Carmagnola, TO5 - Moncalieri, TO5 - Nichelino, VC - Vercelli, VCO - Domodossola, VCO - Verbania.

L'elenco dei comuni che rientrano nella fascia di rischio 1

Le aree in fascia di rischio 2, in cui chiudono solo le seconde e terze medie e le scuole superiori

Nel resto del territorio piemontese, alla luce della situazione di eccezionale peggioramento dimostrata dai numeri dei contagi in forte crescita e da una capillare presenza della variante inglese (che ha una elevatissima velocità di diffusione e colpisce di più anche le fasce giovani della popolazione), a partire da lunedì 8 marzo l’attività didattica proseguirà in presenza per nidi, micronidi, materne, elementari e prima media, mentre dalla seconda media in su - incluse scuole superiori e atenei universitari - le lezioni si svolgeranno in dad al 100% (sempre ad eccezione dell’attività scolastica per i disabili e dei laboratori).

L'elenco dei comuni che rientrano nella fascia di rischio 2

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