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Case popolari, il Tribunale boccia la norma della Regione: "Discrimina gli extracomunitari"

La richiesta di documentazione supplementare solo agli extracomunitari è stata giudicata discriminatoria

"La Regione Piemonte ha discriminato gli stranieri nell’accesso agli alloggi pubblici", ad annunciarlo è l'ASGI, l'associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, a stabilirlo è il Tribunale di Torino. 

La norma regionale con la quale viene richiesto ai cittadini stranieri non comunitari che vogliono accedere agli alloggi di edilizia popolare di presentare documentazione extra rispetto ai cittadini comunitari, è discriminatoria. A stabilirlo un'ordinanza del tribunale di Torino del 25 luglio del 2021, come riporta TorinoToday. La norma fu introdotta nel 2019 dalla Giunta regionale guidata da Alberto Cirio e fu firmata dall'assessora Chiara Caucino. 

"Il Tribunale di Torino ha dichiarato discriminatoria la circolare della “nuova” Giunta regionale", spiega ASGI, "con la quale veniva indicato ai Comuni piemontesi di richiedere ai soli cittadini non comunitari, in sede di presentazione della domanda di accesso agli alloggi sociali e in emergenza abitativa, la produzione di costosi (e a volte impossibili da reperire) certificati rilasciati dalle autorità del paese di origine, attestanti l’assenza di proprietà immobiliari".

La Regione Piemonte a questo punto dovrà rivedere la norma che è stata giudicata discriminatoria, valutando le domande presentate dai cittadini non comunitari sulla base della stessa documentazione richiesta ai cittadini italiani.

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