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Siccità, il Piemonte pronto a richiedere lo stato di calamità naturale

Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati, secondo cui ci sono ormai "seri problemi in maniera diffusa in tutto il Piemonte"

E' ancora allerta siccità in Piemonte, che la settimana prossima potrebbe già richiedere lo stato di calamità naturale.

Lo ha dichiarato l'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati, precisando che "La mancanza di neve, la scarsità di piogge e le temperature alte stanno creando seri problemi in maniera oramai diffusa in tutto il Piemonte".

Per quanto riguarda il nostro territorio, provincia di Novara e Vco, secondo l'ultimo documento regionale sulla situazione siccità, il gestore del servizio idrico Acqua Novara Vco segnala l’impossibilità di garantire, per alcuni sistemi acquedottistici standard di qualità comportando la richiesta di emissione di ordinanze di non potabilità e di potabilità previa bollitura dell’acqua. Per far fronte alla crisi, inoltre, "sono stati alimentati serbatoi mediante autobotti, e sono state effettuate chiusure delle reti nelle ore notturne e collegamenti a fonti di emungimento supplettive  normalmente non in uso".

I comuni dell'area già interessati dagli interventi sono Bee, San Bernardino Verbano, Macugnaga, Piedimulera e Trareggo Viggiona, tutti nel Vco, ma le falde si stanno abbassando anche nei comuni novaresi di Invorio, Colazza, Borgomanero, Fontaneto d’Agogna e Cressa.

A livello regionale, attualmente, sono stati segnalati circa 438 interventi di fornitura di acqua potabile per mezzo di autobotti per un costo stimato di circa 125mila euro: le aree più critiche sono quelle nelle province di Biella, Vercelli, Verbania e Novara.

"Continuamo a monitorare la situazione passo passo - ha commentato Marnati - ma siamo molto preoccupati. É molto probabile che fra qualche settimana si passi dal livello arancione di allerta a quello rosso con gravi danni al settore agricolo e al serio rischio di problemi per approvvigionamento dell'acqua per uso idropotabile".

"Le scorte in montagna sono destinate ad esaurirsi presto - ha aggiunto Marnati -. É necessario da parte di tutti fare un uso molto parsimonioso dell'acqua. Siamo pronti a chiedere settimana prossima lo stato di calamità naturale alla Protezione civile per l'uso idropotabile dell'acqua".

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