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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Siccità, la situazione idrica in Piemonte a fine febbraio: -80% di pioggia

Secondo l'analisi di Arpa, il mese di febbraio 2023 ha registrato precipitazioni molto al di sotto della media, con un deficit medio dell'80%

A febbraio 2023 sul Piemonte è caduta l'80% di pioggia in meno rispetto alla media. A rivelarlo è l'analisi di Arpa Piemonte sulla situazione idrica in Piemonte a fine febbraio.

Secondo l'Agenzia regionale, infatti, lo scorso mese ha registrato precipitazioni molto al di sotto della norma climatica 1991-2020, con un deficit medio sostanzialmente uniforme sulla regione e quantificabile in circa -80%: "Fanno eccezione - sottolineano da Arpa - le zone alpine occidentali dove le nevicate soprattutto di fine mese, hanno contenuto il deficit attorno al 40%".

Con la fine del mese di febbraio, inoltre, si è chiuso anche l'inverno meteorologico 2022-2023: "L'ennesima stagione ancora piuttosto anomala - precisano da Arpa - sia dal punto di vista delle temperature (9° inverno più caldo degli ultimi 66 anni) sia dal punto di vista delle precipitazioni solide e liquidi che hanno fatto registrare un deficit complessivo di circa il 45% rispetto alla norma 1991-2020. L'anomalia delle precipitazioni, tuttavia, non è stata uniforme sul territorio regionale: se le nevicate alpine hanno contribuito ad un locale surplus su alcune zone delle Alpi Cozie Meridionali e Marittime Settentrionali, altrove il deficit è stato marcato, oltre il 50% sulle zone pedemontane occidentali, sulle Alpi settentrionali e attorno al 30% sulle zone Appenniniche".

"Se rapportiamo la situazione attuale con il passato - spiegano ancora da Arpa - utilizzando l'indice Spi (l'indicatore che consente di definire lo stato di siccità di una località, ndr) sulla scala dei 3 mesi (dicembre-gennaio-febbraio), si nota comunque una situazione generale di normalità, anche se i valori numerici dell'indice suggeriscono una fase spostata verso la siccità lieve. Diverso invece lo scenario a medio (6 mesi) e lungo (12 mesi) termine, dove l'indice riflette la scarsità di pioggia osservata nell’ultimo anno quando, in 10 mesi su 12, l'anomalia di precipitazione è stata negativa, e i cui effetti si sentono anche oggi, visto che gran parte della regione si trova in condizioni di siccità severa o estrema".

"La combinazione autunnale ed invernale di piogge scarse e temperature ben sopra la norma - si legge ancora nel rapporto di Arpa - fa si che il bilancio idro-climatico medio sul Piemonte, calcolato a fine inverno 2022-2023 nell'anno idrologico in corso (ottobre 2022-settembre 2023), risulti a livello del 5° percentile negli ultimi 65 anni, ed è addirittura inferiore (124 mm medi contro 154 mm, rispetto ad una media climatica di 260 mm) allo stesso parametro calcolato a fine febbraio 2022. Una situazione non certo favorevole in vista dell’inizio della stagione agricola".

Per quanto riguarda le temperature, invece, secondo Arpa quello di febbraio 2023 è stato un mese caldo (anomalia positiva di circa 2°C), che lo colloca al 7° posto tra i più caldi dal 1958: "Le alte temperature della seconda decade del mese - precisano da Arpa - hanno però favorito una fusione generalizzata del manto nevoso che si è ha ripreso solo parzialmente con le nevicate e le temperature sotto media della fine del mese. Le nevicate di fine febbraio/inizio marzo hanno infatti ristabilito in parte condizioni di normalità con spessori del manto nevoso più in linea coi valori tipici del periodo, soprattutto sui settori occidentali e meridionali della regione. A livello regionale si nota comunque un innevamento deficitario dalle Alpi Graie fino ad Alpi Lepontine (la zona dell'Alto Piemonte, ndr), zona marginalmente coinvolte dalle ultime nevicate".

Infine, secondo l'analisi di Arpa, le portate dei corsi d'acqua del reticolo idrografico principale e secondario permangono ovunque al disotto dei valori medi storici di riferimento.

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