Re Biscottino, come è nata la storica maschera del Carnevale novarese che quest'anno compie 150 anni
Dal 1872 ad oggi: la storia del "re" della città
Il Carnevale novarese, quest'anno, sarà in versione "estiva".
Il Comune ha scelto, vista la situazione dei contagi, di rimandare a luglio i festeggiamenti, che quest'anno comprenderanno anche le celebrazioni per i 150 anni dalla nascita della storica maschera del Carnevale novarese, Re Biscottino, al secolo Renato Sardo. Ma sapete come è nata questa storica figura del Carnevale?
Carnevale, a Novara la festa è rimandata a luglio
La storia di Re Biscottino
La maschera di Re Biscottino nasce nel 1872, quando la città è stata ribattezzata per il Carnevale con il nome di "Biscottinopoli", in onore dei celebri biscotti Camporelli. La figura di sua moglie, la Regina Cüneta, è nata nel 1885 e oggi è "interpretata" da Giusi Sardo: il suo nome deriva da un'importante canale che fu realizzato a Novara dai Savoia intorno ai baluardi.
Gli eventi di Carnevale in provincia di Novara e nel Vco
Il primo ad interpretare la figura del re del Carnevale è stato Arturo Merati, un pionere per la sua epoca, fondatore tra le altre cose del Velo Club Velocipedistico. Dopo di lui altri personaggi di spicco della scena novarese: dal marchese Giulio Tornielli al pittore Rinaldo Lampugnani, fino al figlio di Lampugnani, Achille, chirurgo di fama mondiale. La maschera riprese "colore" dopo la Seconda Guerra e fu interpretata dal giornalista e attore Cesare Tamagni, poi da Eugenio Pistone, noto organizzatore di manifestazioni sportive, fino a Giulio Genocchio, l'avvocato notissimo poeta dialettale.
Tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta però il Carnevale novarese ha perso importanza, fino all'arrivo nel 1982 di Enrico "Ricu" Tacchini, che ha saputo riportare in auge le antiche tradizioni, coinvolgendo i novaresi. Dopo vent'anni lo scettro è passato a Sandro Berutti, affiancato poi da Giusi Sardo nei panni della Regina Cüneta. Berutti, visti i suoi problemi di salute, ha "abdicato" nel 2017 a favore di Renato Sardo, fratello di Giusy, prima di lasciarci nel novembre dello stesso anno.