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Guerra in Ucraina: una scuola di Novara tra le prime in Italia ad accogliere i bambini ucraini

E' l'istituto paritario Sacro Cuore, che da venerdì ospita in classe quattro bambini, arrivati a Novara insieme alle madri

L'istituto paritario Sacro Cuore di Novara ospita quattro bambini con le rispettive madri provenienti dall'Ucraina. La scuola novarese, anticipando la circolare inviata dal Ministero dell'Istruzione con le indicazioni sulle modalità di accoglienza, è stata tra le prime in Italia ad accogliere i piccoli profughi ucraini, che da venerdì mattina possono interagire con gli alunni dell'istituto in alcuni momenti della giornata.

In una nota stampa di venerdì 4 marzo, il ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi aveva infatti spiegato che "la scuola italiana è pronta ad accogliere bambini e ragazzi ucraini. Come Ministero stiamo predisponendo indicazioni e risorse per sostenere le comunità scolastiche in questo impegno. La pace, sulla quale tutte le nostre studentesse e i nostri studenti stanno riflettendo in questi giorni, si costruisce con la solidarietà e l’inclusione. Stiamo lavorando per far sì che ogni bambino e ragazzo in fuga dalla guerra possa essere accolto con il sostegno necessario e proseguire il proprio percorso educativo e formativo".

Ad ospitare i quattro nuovi alunni sono la scuola dell'infanzia e la primaria dell'istituto scolastico: i bambini, dai 4 ai 12 anni, sono arrivati a Novara, insieme alle madri, dopo un viaggio partito da Ivano-Frankivs'k, città di nell'Ucraina occidentale: hanno viaggiato prima in auto con il nonno fino al confine con l'Ungheria e poi in Italia con un pullmino preso a noleggio dalla nonna, che fa la badante in Italia da 22 anni e che ha portato al sicuro i suoi nipoti di 6 anni e 4 anni con la loro mamma e un'altra mamma con due bambini di 4 e 12 anni. I sei sono ora ospitati nella casa delle Sorelle della Carità.

E l'accoglienza non sarà limitata soltanto all’orario scolastico: il Ministero ha invitato le comunità scolastiche a coinvolgere i nuclei familiari e a offrire occasioni di socializzazione anche in orario extra-scolastico. Il primo stanziamento previsto per sostenere le scuole che accoglieranno questi giovani è di 1 milione di euro e sarà ripartito sulla base delle esigenze che verranno manifestate dagli uffici scolastici regionali, in raccordo con le Prefetture competenti. Potrà essere utilizzato per sostenere i costi della mediazione linguistica e culturale, oltre che di tutto ciò che sarà necessario a garantire l'accoglienza di bambini e ragazzi e la loro alfabetizzazione.


 

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