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Presentato al Broletto il progetto della nuova superstrada tra Novara e Vercelli: il via ai lavori nel 2024

50 milioni di finanziamento per il primo lotto della nuova strada a 4 corsie che collegherà i due capoluoghi di provincia. Il presidente Cirio e gli assessori regionali Gabusi e Marnati: "Sarà una strada senza pedaggio"

E' stato presentato nel pomeriggio di ieri, giovedì 3 marzo, al Broletto il progetto per la realizzazione della nuova superstrada tra Novara e Vercelli, i cui lavori di costruzione non partiranno prima del 2024.

Una nuova mobilità per un territorio ad alta densità di trasporto. È questo l’obiettivo del progetto della nuova strada extra urbana. Al Broletto erano presenti il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, gli assessori regionali alle Opere pubbliche Marco Gabusi e all’Ambiente Matteo Marnati, i presidenti delle Province di Novara Federico Binatti e di Vercelli Eraldo Botta, e i sindaci di Novara Alessandro Canelli e di Vercelli Andrea Corsaro.

La nuova superstrada si snoda lungo 11 chilometri, con due corsie per ogni senso di marcia separate da spartitraffico; secondo la Regione, "permetterà di eliminare il congestionamento dei 12mila veicoli che quotidianamente percorrono l’attuale Sp 11, oltre ad agevolare l’attività di molte aziende del territorio, ad avvicinare i due poli dell’Università del Piemonte Orientale e a garantire, in futuro, un collegamento veloce con la nuova città della Salute di Novara in fase di progettazione".

Per quanto riguarda il cronoprogramma dei lavori: entro il mese di marzo la Provincia di Vercelli aprirà il bando per l’assegnazione dell’incarico per la fattibilità tecnico economica dell’opera, che verrà realizzata entro il 2022 e nel 2023 partirà la progettazione definitiva per poi andare in gara e partire con i lavori entro il 2024.

"Siamo riusciti - ha commentato il presidente Alberto Cirio - a sbloccare progetti che erano quasi dei sogni, come questa superstrada tra Novara e Vercelli, che contribuisce a portare il Piemonte nel cuore logistico dell’Europa. Questa sarà una strada senza pedaggio che, oltre a migliorare nettamente la mobilità dei cittadini, pone le aziende locali nelle medesime condizioni di quelle di altri territori e le rende, giustamente, più competitive. Abbiamo finalmente dato gambe ad un intervento che il territorio chiedeva da molti anni". 

"Abbiamo applicato il nostro metodo di lavoro per rilanciare la progettualità dei territori - ha aggiunto l’assessore Marco Gabusi -. Quest’opera deriva infatti dalla mappatura degli interventi segnalati come strategici dalle Province, sui quali abbiano concentrato ancora di più la nostra attenzione finanziandone la prima progettazione. Abbiamo presentato la necessità di questa superstrada direttamente ai diversi ministri ai Trasporti che si sono succeduti dal 2019 e siamo finalmente riusciti a sbloccare una situazione stagnante da anni".

Nel maggio dello scorso anno la Regione Piemonte ha stanziato 400mila euro per il Progetto di fattibilità tecnico economica (Pfte) e a novembre ha richiesto 50 milioni di euro per realizzare un primo lotto, il cui finanziamento è stato approvato dal Cipess poche settimane fa.

Spetterà ora alla Provincia di Vercelli sviluppare il Pfte nel tempo più breve possibile, in modo che il Ministero delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili possa approvarlo e dare il via alla realizzazione dell’opera.

"Quando facciamo le analisi per tutte le ricadute territoriali - ha sottolineato l’assessore Matteo Marnati - ragioniamo in termini di una realtà nuova fatta da un milione di persone, che comprende Novara, Vercelli, Biella e Verbania, che può essere competitiva all’interno dello stesso Piemonte ma anche al di fuori. La nostra visione è che se le opere sono fatte in modo intelligente, sono utili e guardando all’aspetto della sostenibilità ambientale possono contribuire al bene dell’ambiente in termini di abbattimenti di inquinanti, di gas serra. Quanti sono i camion che passano da Novara, che escono dall’autostrada per andare a Vercelli? Qual è l’impatto ambientale? Noi pensiamo che avere un’opera infrastrutturale importante come questa possa essere anche un beneficio ambientale. Ritengo dunque che questa sia un’opera fondamentale".

"Vogliamo realizzare la migliore strada possibile - ha concluso Cirio - abbiamo perciò istituito un gruppo di lavoro con le organizzazione agricole per fare un progetto che tenga conto di tutte le istanze. Dopo aver sentito tutti faremo opera. Ma questa volta la faremo davvero".

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