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Tagliole e lacci nei boschi di Briona, salvata una faina: "Strumenti di tortura, è un atto criminale"

L'animale è stato salvato da alcuni passanti e dai volontari del Rifugio Miletta

Una faina intrappolata in una tagliola è stata salvata nei boschi di Briona grazie ad alcuni passanti e ai volontari del Rifugio Miletta.

"Rifugio Miletta ha ricevuto una telefonata che segnalava una giovane faina catturata con una tagliola nella Zona a Protezione Speciale nel comune di Briona, località San Bernardino - spiegano i volontari -. L’animale era ancora vivo e si dibatteva nel tentativo di fuggire. Arrivati sul posto, ad attenderci c’erano alcune persone che ci hanno immediatamente accompagnato alla tagliola. La faina aveva l’arto anteriore sinistro bloccato nella tagliola e presentava segni di grave sofferenza e stress. Con uno sforzo notevole, due dei presenti hanno aperto la tagliola finché noi tenevamo l’animale".

"Vicino alla tagliola era presente anche un pezzo di lardo, probabilmente utilizzato come esca. Pensando che potessero esserci altri strumenti utilizzati per il bracconaggio della fauna selvatica, abbiamo perlustrato i paraggi trovando due lacci, ben ancorati a un palo di legno e posizionati vicino a una recinzione. Abbiamo immediatamente sporto denuncia contro ignoti ai Carabinieri Forestali di Novara nella speranza che riescano ad individuare i colpevoli impedendo così che tali atti criminali si possano ripetere".

"Non potrò mai dimenticare quello sguardo interrogativo, quegli occhi stravolti dalla sofferenza e quel dolore muto. Una mente capace di armare uno strumento di tortura come quella tagliola è una mente in grado di ordire qualsiasi malvagità ed è pertanto un individuo socialmente pericoloso." - Alessandra Motta, Presidente Rifugio Miletta.

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